Il diplomatico uruguaiano Luis Almagro ha assunto oggi la Segreteria Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) con l’obiettivo di rinnovare un’entità in crisi per il discredito in buona parte dell’emisfero.
Dopo sostituire il cileno Josè Miguel Insulza (2005-2015), l’ex cancelliere dell’Uruguay ha affermato che non gli interessa essere l’amministratore della crisi dell’OSA, bensì il responsabile della sua rinnovazione.
Almagro ha insistito in che si propone, durante i prossimi cinque anni, di trasformare l’OSA -che raggruppa 34 paesi del continente – con lo scopo di superare esclusioni ed adeguarla alle realtà del XXI secolo.
Nella decade degli anni 60 del passato secolo, l’allora cancelliere di Cuba (esclusa da questo forum dal 1962), Raul Roa, coniò la frase che l’OSA -con sede a Washington – costituiva il Ministero delle colonie degli Stati Uniti.
Precisamente, Almagro questo martedì ha sottolineato il punto di inflessione che significò la presenza di Cuba al recente Vertice delle Americhe, in Panama, e l’effetto benefattore di questa pietra miliare e dell’attuale processo di disgelo tra L’Avana e Washington.
Luis Almagro è stato scelto per questo incarico, da 33 voti a favore ed un’astensione, il 18 marzo scorso.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi
foto: EFE