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Mobilitate 250 organizzazioni spagnole contro Trattato Transatlantico

La campagna internazionale contro il trattato transatlantico tra l’Unione Europea (UE) e gli Stati Uniti somma oggi in Spagna 250 organizzazioni che si oppongono all’accordo per considerare che minaccerà diritti sociali, lavorativi ed ambientali.   

Le organizzazioni esigono la fine delle negoziazioni che si realizzano in forma segreta da giugno del 2013 tra gli Stati Uniti e la Commissione Europea.

Filtrazioni delle conversazioni hanno allarmato rappresentanti di organizzazioni che mettono in allerta sui pericoli dell’accordo per l’ecosistema, la salute, l’insegnamento, l’alimentazione, i diritti sociali, lavorativi e dei consumatori, tra gli altri.

Inoltre, secondo quanto si conosce, abbraccia clausole che permetteranno alle multinazionali denunciare gli stati davanti a pannelli arbitrali privati e stabilire un Consiglio di Cooperazione Regolatrice che equiparerà le ditte coi governi.

La campagna spagnola #NoalTTIP (sigle dell’accordo in inglese: Transatlantic Trade And Investment Partnership) ha annunciato che organizzerà manifestazioni in varie città il prossimo 28 aprile, quando si realizzerà una mobilitazione mondiale.

Mentre si pubblicava la convocazione, l’eurodeputato Helmut Scholz, della Commissione di Commercio Internazionale del Parlamento Europeo, ha denunciato le limitazioni dei parlamentari per conoscere il contenuto delle negoziazioni.

In un’intervista col quotidiano spagnolo Pubblico, Scholz ha affermato che –nonostante siano le principali beneficiate – non sono state le grandi multinazionali quelle che hanno imposto il segreto delle conversazioni bensì i governi degli stati membri dell’UE.

Chi ha insistito sul segreto sono stati il presidente del governo spagnolo, Mariano Rajoy; la cancelliera tedesca, Angela Merkel ed il presidente francese, Francois Hollande, ha assicurato l’eurodeputato, rappresentante della Sinistra Unitaria Europea.

Ha precisato che i parlamentari hanno accesso ad una sala di lettura protetta per consultare per tempo limitato alcuni documenti sulle posizioni di partenza dell’UE, ma non quelle di Washington.
I deputati non possono dire niente su quanto letto, con il rischio di sanzioni amministrative o responsabilità penali, ha concluso.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

1 Commento

Commento all'articolo
  1. anita lucia / periodista

    No se puede mucho,pero hagamos lo que se puede hacer .

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