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Sconfitto tentativo anti-venezuelano in riunione di Eurolat

Deputati di sinistra sono riusciti oggi a fermare un tentativo di includere segnalazioni al governo del Venezuela nella risoluzione finale della riunione parlamentare Europa-America latina (Eurolat), ha rivelato a Prensa Latina una fonte che sollecitò l’anonimato.

Al contrario, 16 deputati integranti della sinistra latinoamericana e quattro europei hanno firmato una dichiarazione in solidarietà col Venezuela, nella quale respingono nella maniera più categorica il decreto esecutivo del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che considera Venezuela una minaccia per la sua sicurezza.

Il documento qualifica la decisione del governo statunitense come aggressione politica contro tutti i paesi dell’America Latina e dei Caraibi che ha come valore fondamentale quella di essere una regione di pace e di democrazia.

Esige ad Obama che abroghi il decreto per considerarlo un’ingerenza nei temi interni del Venezuela, illegale per il diritto internazionale e per il principio di autodeterminazione dei popoli.

I deputati hanno appoggiato il comunicato dell’Unione delle Nazioni Sud-americane, emesso in Ecuador, che reitera l’appello al Governo degli Stati Uniti affinché valuti e metta in pratica il dialogo col Governo del Venezuela, con base sul rispetto alla sovranità.

Approvarono anche l’iniziativa adottata dal Vertice straordinario dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America, effettuata ieri a Caracas, di mettere in moto un gruppo multilaterale di appoggio che promuova il dialogo tra Venezuela e gli Stati Uniti.

Inoltre il gruppo parlamentare appoggia la posizione assunta dal presidente Nicolas Maduro di ratificare che il Venezuela è un paese di pace con stretti lacci di amicizia col popolo statunitense, e reiterare la sua disposizione ad iniziare con Barack Obama un dialogo politico per abbordare i temi necessari con mutuo rispetto e senza ingerenze.

Tra i firmatari della dichiarazione si trovano deputati dell’Ecuador, Cuba, Bolivia, Salvador, Nicaragua, Venezuela, Portogallo e Spagna, tutti militanti di partiti di sinistra.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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