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Gaza: vi comunichiamo che la vostra casa sarà distrutta in brevi istanti

L’Esercito israeliano lo chiama ‘avviso nel tetto’. Afferma che è una forma per ridurre il numero dei civili morti. Suppone un riconoscimento molto poco implicito che in questa occasione stanno attaccando zone residenziali, case dove vive gente.  

Un proiettile di mortaio colpisce il tetto. La gente che vive nelle case vicine comincia a gridare. L’avviso!! Il tono è di paura o panico. In questione di minuti, quanti nessuno lo sa, si produce un’esplosione molto più grande. Se c’è qualcuno in casa, avrebbe dovuto rendersi conto, ma nessuno può dirlo. A volte, credono che l’esplosione sia stata in una casa vicina o decidono di nascondersi in cantina. Devono prendere rapidamente una decisione. 57 secondi dopo, arriva il missile e non provoca danni minori o solo nella parte superiore. La casa rimane completamente distrutta.

Ci sono stati casi nei quali sono passati cinque minuti tra il primo proiettile e la distruzione totale, in altri quindici.

Ovviamente, ci sono casi senza avviso quando i militari volevano ammazzare tutte le persone che stavano in quel momento nell’obiettivo, o pretendevano ammazzare una sola persona, ma non gli importava  eliminare anche la sua famiglia. Nella notte del sabato, hanno attaccato l’edificio dove c’è la casa del capo della polizia di Gaza. Sono morte 18 persone, tutta la sua famiglia. L’altro giorno era stata data la notizia che il poliziotto era in stato critico, ma domenica si è saputo che è sopravvissuto.

Ci sono stati anche casi in cui l’avviso iniziale è consistito in un messaggio per SMS, ma in seguito l’attacco non ha avuto luogo. È un caso ovvio di guerra psicologica, come il lancio di volantini su una zona in cui ‘si raccomanda’ ai suoi abitanti che abbandonino un quartiere o, come è successo questo fine settimana, quasi tutto il nord di Gaza, davanti ad un possibile attacco via terra.

Netanyahu ha affermato che quello che noi consideriamo zone civili sono in realtà centri di comando di Hamas, luoghi da dove si coordinano e dirigono gli attacchi con missili su territorio israeliano. In questo caso, perché li avvisano con alcuni secondi o minuti di anticipo per dargli l’opportunità di scappare?

“In nessun modo si può considerare un avviso effettivo lanciare un missile su una casa abitata da civili. Abbiamo documentato casi di civili morti o feriti da questi missili in precedenti operazioni militari israeliane a Gaza”, ha detto Philip Luther, di Amnesty International.

L’agenzia Efe ha un’altra forma di definirlo: “Esercito israeliano insegna ai palestinesi come proteggersi dai missili di Gaza”. Così come lo raccontano, è un gesto educativo, quasi umanitario.

preso da Guerra Eterna

di Iñigo Saenz de Ugarte

traduzione di Ida Garberi

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