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Il Carcere di Guantanamo è costato 5 mila milioni ai contribuenti statunitensi

Il governo degli Stati Uniti ha speso più di cinque mila milioni di dollari, provenienti dalle tasse dei suoi cittadini, nel carcere della Base Navale di Guantanamo, nell’oriente di Cuba, durante poco più di una decade, segnala un articolo del diario Usa Today.

Dall’anno 2002, la Casa Bianca mantiene un centro di internamento in questa installazione militare ubicata nel

territorio insulare contro la volontà del popolo e del governo della nazione caraibica.

Per l’anno 2015, il Pentagono ha previsto un preventivo di 149 milioni di dollari addizionali per le operazioni in questa prigione -dove rimangono circa 150 detenuti – e saranno assegnati altri quantitativi addizionali dei fondi per le missioni belliche in paesi d’oltremare, aggrega il giornale.

Circa 780 detenuti sono stati trasferiti ad altri paesi, tra cui i cinque talibani appena scambiati con il sergente statunitense Bowe Bergdhal, sequestrato dagli insorti afgani nel 2009, altri sei affrontano giudizi presso corti marziali ed otto sono già stati condannati.

Il Procuratore Generale Eric Holder ha detto che potrà sottomettere a giudizio i detenuti nelle corti federali, ma la forma in cui sono costruite le prigioni ed i locali dei giudizi nella base navale di Guantanamo suggerisce che questo centro sarà permanente, aggiunge Usa Today.

Nel 2009, dopo assumere il suo primo mandato, il presidente Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo per chiudere la prigione di Guantanamo in meno di un anno, ma il carcere rimane in funzione.

Esistono numerose denunce sull’impiego di tecniche crudeli in questa installazione come la privazione del sonno, reclusioni dei prigionieri nudi in stanze con basse temperature ed interrogatori estenuanti.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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