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Investigatori dibattono a Cuba sulla relazione tra mass media e politica

Nel mondo attuale è di somma importanza avere la coscienza della funzione dei mass media, agenti attivi nella legittimazione del potere, hanno assicurato oggi in questa capitale studiosi del campo della comunicazione.

Alcuni investigazioni presenti durante il VII Incontro Internazionale degli Studiosi dell’Informazione e della Comunicazione (ICOM 2013) che si svolge fino al giorno 30, si sono avvicinati alla relazione tra mass media, potere e politica.

Solitamente le possibilità di questa interdipendenza sono utilizzate per servire alle motivazioni egemoniche dei grandi centri di potere, hanno spiegato gli accademici.

Col pretesto di promuovere le chiamate libertà e democrazia allo stile degli Stati Uniti, il governo di questo paese destina fondi milionari al finanziamento di stazioni radiofoniche e televisive, il cui obiettivo è fare la guerra a Cuba con i mass media, ha spiegato l’investigatrice Olga Gonzalez.

D’accordo col professore Roger Ricardo, la comprensione del vincolo tra mass media e politica è cruciale per l’intendimento dei processi attraverso i quali passa, ogni minuto, il destino dell’umanità.

Questo principio -secondo Raul Garces, decano della Facoltà di Comunicazione dell’Università de L’Avana – si conferma in un momento in cui l’informazione e la conoscenza occupano il centro di molti dei recenti cambiamenti politici, economici e sociali del pianeta.

Convocato dall’Università de L’Avana, ICOM 2013 accoglie presentazioni di più di 250 delegati di nove paesi organizzate intorno all’asse tematico “Informazione e comunicazione contro egemoniche nei nuovi scenari dell’integrazione”.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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