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Gruppi islamisti siriani non riconoscono la Coalizione Nazionale

Più di una decina dei principali gruppi islamisti, 13 esattamente, si sono rifiutati di riconoscere l’autorità della Coalizione Nazionale e hanno fatto un appello per unirsi intorno alla fede islamica e la legge sharia, in mezzo al crescente dissenso interno tra i ribelli in Siria.

In un comunicato letto da Abdulaziz Salamè, leader politico della Brigata Tawheed, si dice che queste forze “non si sentono rappresentate da tutti questi gruppi che si sono costituiti all’estero e che non sono ritornati al paese e, pertanto, non sono riconosciuti.”

“La Coalizione Nazionale ed il suo governo di transizione, diretto da Ahmad Tumeh, non ci rappresentano e neanche lo riconosceremo.”

I ribelli fanno un appello all’ “unità” ed a “respingere la divisione e pensare prima all’interesse della nazione islamica che all’interesse del gruppo.”

Tra i firmatari del comunicato si trovano l’Esercito Libero Siriano e gruppi più radicali come quello del fronte Al Nusra che mantiene vincoli con Al Qaeda, e Liwa al-Tawhid, il maggiore gruppo di ribelli che opera nella provincia di Aleppo. La Brigata Ahrar al-Sham e la Divisione 19, nuova divisione dell’Esercito Libero Siriano, anche loro respingono la Coalizione Nazionale.

Secondo il politologo Carlos Martinez Garcia, queste azioni dei ribelli solo colpiscono la loro immagine ed attraggono ancora più gente alle file del Governo.

“È chiaro che l’opposizione è molto divisa e non possiamo parlare di un blocco monolitico dell’opposizione”, ha detto.

La Coalizione Nazionale che è stata creata in novembre del 2012, riunisce 60 membri che rappresentano l’opposizione del paese. Attualmente, tutti i paesi del gruppo Amici della Siria riconoscono la sua legittimità.

con informazione di Russia Today

traduzione di Ida Garberi

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