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Il Tavolo di pace convoca la partecipazione del popolo colombiano

Il tavolo di conversazioni di pace installato a Cuba dal Governo colombiano e dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP) entra oggi nel secondo intervallo dalla sua installazione, una settimana fa.

In sintonia con quanto informato a proposito dei dialoghi che cercano di mettere fine ad oltre un mezzo secolo di conflitto armato, corrisponde l’intervallo, dopo tre giorni di sessioni nel Palazzo delle Convenzioni, dove le conversazioni, hanno avuto, il passato giovedì, il loro primo recesso.

Come hanno spiegato a Prensa Latina fonti vicine alla squadra del Governo nel tavolo, non si tratta di un riposo, bensì di un meccanismo proprio delle conversazioni affinché le parti realizzino le loro valutazioni e consultazioni.

Il lasso di 24 ore previo alla ripresa dell’avvicinamento, che ha Cuba e Norvegia come garanti, segue ad una giornata che ha permesso il primo annuncio congiunto dell’installazione del dialogo, una settimana fa.

La vigilia, i rappresentanti del Governo e delle FARC-EP hanno rilasciato un comunicato che crea uno spazio per la partecipazione cittadina nel processo destinato a concludere decadi di confronti con migliaia di morti, la maggioranza civili, e milioni di sfollati.

Si tratta di un forum previsto a Bogotà dal 17 al 19 dicembre sulle politiche di sviluppo agrario integrale.

D’accordo col testo, il tavolo ha sollecitato alle Nazioni Unite in Colombia ed al Centro di Pensiero e Seguito del Dialogo di Pace dell’Università Nazionale che organizzino e servano da relatori dei dibattiti dell’incontro.

Per l’8 gennaio è rimasta fissata la consegna delle conclusioni del forum alle delegazioni che partecipano ad alcune conversazioni che hanno precisamente come primo punto della loro agenda il tema della terra e dello sviluppo integrale dei campi colombiani.

Fino al momento, le conversazioni sono state marcate per l’ermetismo e la discrezione intorno alle discussioni del tavolo.

Solo la delegazione delle FARC-EP ha realizzato dichiarazioni o commenti arrivando al Palazzo di Convenzioni nelle sei giornate di lavoro, iniziate lunedì 19 novembre.

Inoltre, la guerriglia ha scartato l’esistenza di tensioni durante il dialogo, che ha considerato incamminato su una buona strada e con un buon ritmo.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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