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Chavez rende tributo ai popoli indigeni per la loro Resistenza

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha inviato un messaggio ai popoli originari, celebrandosi oggi il Giorno della Resistenza Indigena ai conquistatori spagnoli arrivati nel 1492 nelle terre americane.

Rendiamo tributo ai nostri popoli aborigeni ed i loro 520 anni di resistenza. Viva la Patria Indigena!, ha scritto il Capo di Stato nel suo account @chavezcandanga, nella rete sociale Twitter.

Il 10 ottobre 2002, per decreto presidenziale numero due mila 028, si è stabilito in Venezuela la commemorazione del 12 ottobre come il Giorno della Resistenza Indigena, in riconoscimento alla costanza, alla lotta per la loro dignità, alla diversità culturale ed umana dei popoli originari d’America.

Gli storiografi assicurano che in questo giorno dell’anno 1492, il navigatore Cristoforo Colombo è arrivato sulle coste del continente americano, dopo essere partito dal porto di Palos, in Spagna, con tre imbarcazioni: La Niña, La Pinta e La Santa Maria, alla ricerca di nuove terre.

Questo fatto è stato denominato “conquista, scoperta dell’America”, “Giorno della Razza”, ma in Venezuela si è deciso chiamarlo Giorno della Resistenza Indigena, perché l’arrivo dei conquistatori spagnoli ha rappresentato lo sterminio di molte civiltà.

Il vice ministro della Terra e Cordigliera Andina, Ilario Romero, ha assicurato oggi che le comunità originarie del paese sono state rivendicate durante gli ultimi 14 anni.

Ha assicurato che a partire dal 1998, anno in cui è stato scelto Chavez come presidente, in Venezuela sono successi cambiamenti che permettono la visibilità dei popoli indigeni ed il loro riconoscimento nella Carta Magna come cittadini, padroni delle loro terre e liberi di esprimere le loro abitudini e la loro cultura.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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