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Libro su operativo contro Bin Laden contraddice versione ufficiale

Un libro scritto da un’ex militar statunitense che partecipò all’operativo contro Osama Bin Laden contraddice la versione ufficiale del governo sulla forma in cui morì il leader di Al Qaeda.

L’autore, Matt Bissonnette, mette in dubbio che Bin Laden potesse rappresentare una minaccia reale, quando i militari gli spararono per la prima volta, informò oggi la catena televisiva CBS.

Sembrerebbe che il leader di Al Qaeda abbia ricevuto uno sparo alla testa, quando si affacciò alla porta della sua stanza, mentre i membri del gruppo di operazioni speciali della Marina da Guerra, conosciuto con la sigla Seal, salivano su una scala stretta, verso il suo appartamento.

L’autore segnala che quando i Seal sono arrivati dove stava Bin Laden, lo hanno trovato ancora vivo sul pavimento, in una pozzanghera di sangue, con un buco visibile nel lato destro della testa, e gli spararono varie volte, fino a quando ha smesso di muoversi.

I Seal hanno trovato due fucili nascosti, senza essere stati usati, benché secondo l’amministrazione del presidente Barack Obama, i militari hanno sparato contro Bin Laden, solo dopo che questo era ritornato alla stanza per cercare un’arma.

Un portavoce della Casa Bianca citato da CBS si rifiutò di commentare l’apparente contraddizione.

Un’altra possibile rivelazione scomoda per il governo di Obama è che durante il volo di ritorno dell’operazione in un elicottero, uno dei Seal stava seduto sul petto del cadavere di Bin Laden, secondo l’autore.

Inoltre, Bissonnette afferma che nessuno dei Seal erano a favore del mandatario ed erano sicuri che la Casa Bianca avrebbe sfruttato con fini elettorali il risultato dell’assalto, che ha avuto luogo nel maggio 2011, con la direzione della CIA.

Oltre a tutte le osservazioni scomode per l’amministrazione democratica, i funzionari del governo temono che il testo includa informazioni segrete, perché non passò la revisione richiesta dal Pentagono, conclude CBS.

Il libro, intitolato “No Easy Day” doveva pubblicarsi l’11 settembre, ma gli editori decisero di anticipare la sua uscita per il giorno 4, per l’interesse che l’opera svegliò nell’opinione pubblica statunitense.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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