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Nuove minacce con bombe aumentano insicurezza a Miami

Molte minacce di bombe hanno creato il panico nella città nordamericana di Miami, in due incidenti isolati successi nel sudovest metropolitano e che hanno mobilitato le unità anti-esplosive della polizia.

Il primo degli avvisi nel centro commerciale Dadeland, ubicato nella zona di Kendall che dovette essere evacuato dopo che impiegati della gioielleria Pandora mettessero in allerta le autorità su una chiamata anonima che annunciò la collocazione di una bomba nell’immobile.

Rendendo pubblico l’avviso si generò uno stato di panico tremendo tra clienti ed impiegati che cominciarono a correre disordinatamente cercando le uscite.

Secondo testimoni, il disordine provocò che molte persone cadessero sul pavimento mentre tentavano di abbandonare il negozio, perché nessun impiegato o dirigente del recinto ha dato indicazioni di come evacuare l’installazione.

Poche ore dopo, nella frequentata zona conosciuta come La Piccola Avana, la polizia dovette rispondere ad un’altra chiamata di emergenza, questa volta davanti al pericolo che un uomo facesse esplodere una bomba in un autobus di servizio pubblico.

Freddie Cruz, portavoce della polizia di Miami, commentò che l’imputato, un passeggero dell’autobus di cui non si rivelò l’identità, aveva fatto commenti che aveva una bomba in suo potere, e che sarebbe andato a fare esplodere altri esplosivi in distinte parti del paese.

Esperti in esplosivi della polizia cercarono indizi nell’autobus, ma non trovarono nessun artefatto, mentre l’accusato fu interrogato da ufficiali dell’Ufficio Federale di Investigazioni.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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