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Spagnolo sollecita ad evitare uso politico dell’incidente automobilistico a Cuba

Lo spagnolo Angel Carromero sollecitò all’opinione pubblica internazionale ad evitare di usare con fini politici l’incidente di transito che soffrì nell’orientale provincia cubana di Granma, con il saldo di due persone morte.

“Chiedo alla comunità internazionale che si concentrino nel tirarmi fuori da qui e non ad utilizzare l’incidente di transito -che aveva potuto succedere a qualunque altra persona – con fini politici”, ha detto Carromero in un video facilitato qui ai giornalisti.

Durante l’intervista, il dirigente giovanile del Partito Popolare, della Spagna, ha negato che qualche altro veicolo lo colpisse nella parte posteriore il passato 22 luglio, quando sono deceduti i cubani Harold Cepero ed Oswaldo Payà, membri di un’organizzazione illegale.

Le dichiarazioni di Carromero coincisero con la versione dei periti e dei testimoni oculari cubani che stabilirono come causa dell’incidente l’eccesso di velocità.

“L’ultima volta che ho guardato il contachilometri andavo agli 80 all’ora”, espose l’autista dell’auto dopo spiegare che non faceva attenzione al contachilometri quando è successo l’incidente a circa 800 chilometri de L’Avana, dove era arrivato il passato giorno 19 con visto da turista.

“Semplicemente continuavo a condurre, notai un buco sulla strada e presi le precauzioni di qualunque automobilista di azionare il freno, persi il controllo e non ricordo di avere visto dei segnali”, spiegò nel video di poco più di cinque minuti.

Mentre, il suo accompagnatore, lo svedese Jens Aron Modig, riferì che ha alcuni vaghi ricordi dell’incidente, perché stava dormendo durante parte del viaggio.

“Il primo ricordo che ho dell’incidente è che avevamo perso il controllo dell’auto, e già fuori dalla strada, avanzava contro un albero, ed a partire da questo momento, tutto rimase in bianco”, ha manifestato.

Nel secondo ricordo, aggiunse, mi trovavo in una specie di ambulanza ed il terzo quando arrivai all’ospedale.

“Ho visto una nuvola di polvere, poco dopo che un’auto mi superò a tutta velocità”, ha segnalato Josè Antonio Duque, che ha ricordato che ha visto l’incidente mentre stava entrando nel suo campo di riso.

“Ho corso, ho buttato di lato la bicicletta e sono andato ad aiutare a tirare fuori i feriti”, abbondò Duque, un lavoratore dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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