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Assange riconosce che ha deciso di chiedere asilo politico all’Ecuador dopo una “visita sospetta”

Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, dichiarò che è andato nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra dopo una visita sospettosa di un ufficiale delle forze di sicurezza.

In un’intervista concessa alla Corporazione di Radiodiffusione dell’Australia, ha raccontato che aveva deciso di cercare asilo politico in Ecuador e trasferirsi nella sua Ambasciata dopo che un ufficiale arrivasse senza previo avviso per mettergli un secondo braccialetto elettronico alla sua gamba. Il dispositivo ha la funzione di controllare i suoi movimenti mentre rimane sotto arresti domiciliari a Londra dalla fine del 2010 senza che gli siano presentate accuse ufficiali.

Nella stessa intervista telefonica l’australiano segnalò che temeva che il suo ultimo tentativo di appello fosse respinto dai pubblici ministeri. L’ultimo sollecito di sospendere l’estradizione è stato presentato al tribunale britannico il 14 giugno 2012 ed è stato, anche questo, rifiutato.

Assange è da più di un mese, esattamente dal 19 giugno, nell’Ambasciata ecuadoriana di Londra, aspettando che si risolva il suo destino dopo avere chiesto asilo politico nel paese sud-americano. Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, dichiarò che la sua decisione sull’asilo politico per il fondatore di WikiLeaks sarà “sovrana.”

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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