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Cuba denuncia doppia morale sulle relazioni della libertà di espressione

Cuba denunciò oggi a Ginevra che le relazioni del Relatore sulla libertà di opinione ed espressione si riferiscono esclusivamente a paesi in via di sviluppo ed ignorano le gravi violazioni commesse in Europa e negli Stati Uniti.

In un dialogo interattivo col Relatore, in occasione della ventesima sessione ordinaria del Consiglio dei diritti umani, il delegato cubano, Juan Antonio Quintanilla, segnalò che i pronunciamenti ed i comunicati di stampa del funzionario sono parziali e poco obiettivi.

Le relazioni non menzionano le flagranti e violazioni di massa del diritto alla libera opinione ed espressione di migliaia di indignati, includendo studenti, in varie città dell’Europa e degli Stati Uniti, disse.

Che cosa ha fatto il Relatore in difesa di WikiLeaks, vittima di una delle più grossolane persecuzioni e disprezzo alla libertà di informazione perpetrate nella storia recente?, si domandò il delegato cubano.

In un’altra parte del suo intervento, dichiarò Quintanilla che Cuba condivide l’importanza della professione del giornalista ed il suo paese conta su migliaia di professionisti che informano ogni giorno il popolo, con base i principi di obiettività, imparzialità ed aderenza alla verità.

“Cuba è vittima dell’utilizzo di Internet con fini sovversivi”, denunciò Quintanilla ed aggiunse che il governo di Stati Uniti paga un gruppo di ciber-mercenari per compiere compiti diretti a negare al popolo cubano il diritto di libera determinazione.

Il delegato cubano denunciò che esistono informazioni sui preparativi della NATO per bloccare i canali di televisione siriani, al fine di forzare questo paese ad accedere solamente ai messaggi fabbricati dai servizi di intelligenza militare occidentali.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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