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In Brasile incontro di intellettuali in difesa dell’umanità

Il IX Incontro internazionale di intellettuali ed artisti in difesa dell’umanità comincerà oggi con due giorni di sessioni, con la Cultura e la Sostenibilità nel centro dei dibattiti.

Lo svolgimento sarà nello spazio Tom Jobim, del Giardino Botanico di Rio de Janeiro, e l’appuntamento abborderà temi come la lotta per la sopravvivenza dell’umanità davanti alla minaccia di distruzione della stessa specie umana e le reti sociali ed il loro ruolo nelle interazioni socioculturali.

La presidentessa del capitolo Brasile della Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità, Marilia Guimaraes, segnalò a Prensa Latina che l’appuntamento è il risultato del dialogo sostenuto dal leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, con intellettuali ed artisti del mondo, a L’Avana, nel febbraio passato.

Ha ricordato che dal 2003, per iniziativa di Fidel Castro, è stata creata la Rete delle reti in difesa dell’umanità.

Da parte sua, il professore universitario e saggista francese Salim Lamrani ha affermato che la cultura e lo sviluppo sostenibile devono essere i due pilastri fondamentali, la base della società del domani che sia oggi un’alternativa al modello imperante nel mondo, basato nell’individualismo, l’egoismo, il consumismo ed il guadagno.

“Per evitare che siamo la prima specie in auto-distruggersi, bisogna costruire un’alternativa vitale, nella quale la solidarietà, l’integrazione siano valori preponderanti, perché non si può vivere da ricco in un oceano di miseria”, sottolineò.

Lamrani che sarà uno dei conferenzieri del tema “Le reti sociali ed il loro ruolo nelle interazioni socioculturali”, ha osservato che tristemente i grandi gruppi economico-finanziari controllano i grandi mezzi informativi.

E, proseguì, l’obiettivo di questi oligopoli mediatici non è proporzionare al cittadino una realtà verace, obiettiva ed onesta, bensì difendere l’ordine stabilito mediante metodi come la disinformazione, la propaganda ingannevole e perfino la censura.

In America Latina, il caso emblematico di questa disinformazione mediatica è la Rivoluzione cubana, ed ora la grande stampa mondiale ha sommato anche nazioni come Venezuela, Ecuador e Bolivia, tra gli altri, per castigare il loro diritto a costruire il loro futuro senza interferenze, senza imposizioni, e che rivendicano la loro volontà di svilupparsi per se stessi, senza ricevere ordini da nessuno.

Da lì, risaltò, il ruolo delle reti sociali, che non solo possono essere uno strumento che permetta di smontare questa visione unipolare e politicizzata del mondo, ma anche presentare la realtà alternativa nella sua diversità e complessità, come è realmente.

Questo primo giorno di sessioni dell’incontro finirà con la presentazione dell’edizione in portoghese del libro “Guerrigliero del Tempo”, conversazioni col leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, della giornalista e scrittrice Katiuska Blanco.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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