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Silvio in Cienfuegos: Coincidenze che furono e sono

Il mezzogiorno del sabato, Fela si aspettava una visita da qualsiasi persona, meno che da Silvio Rodriguez.

…24, 25 e 26, finalmente l’ultimo scalino che la separa dall’entrata del vecchio edificio in cui vive da più di trenta anni, dove l’aspetta il trovatore per salutarla.

Silvio ha deciso di andare a vedere una sua immagine che c’è in un edificio vicino alla sede dell’UNEAC, dove si trovava in un conferenza. Una volta nel luogo, ha saputo che la signora che l’accompagna nel disegno, ispirato ad una fotografia del 1984, vive ancora lì.

Fela, ora di 73 anni d’età, ricorda il momento che hanno immortalato l’istantanea in primo luogo, e dopo la pittura. “Stava suonando Unicorno, quella che mi piace di più”. Racconta che nell’edificio c’era una celebrazione e che Silvio e Lazaro Garcia venivano da un’attività nel teatro Tomas Terry. “…no so chi ha detto: “Guarda, Silvio!”. Allora lo abbiamo invitato alla festa, che era molto divertita.”

Per una ragione o un’altra, tanto l’autore della fotografia come il disegnatore sono caduti nell’anonimato; almeno nessuno nel luogo è stato capace di identificarli o di dare qualche riferimento. Si sa solo che la pittura è stata fatta da un ragazzo la cui tesi di Architettura era su questo luogo.

Possibilmente come parte dell’investigazione, ha avuto accesso alla fotografia, e per caso in complicità o identificandosi col coraggio del fotografo, ha deciso di trasmettere in immagine questa memoria, nella stessa parete dell’entrata dove è accaduto il fatto, come per restituirla al suo spazio naturale, e che la canzone e la festa di allora si imprimessero nel muro e lo riempissero per sempre.

preso www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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