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Rafael Correa ha concesso un’intervista ad Assange

Foto: EFE/AFP

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Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha concesso un’intervista al fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che “è stato perseguito, calunniato, linciato mediaticamente” per le rivelazioni fatte attraverso la sua pagina web, come ha affermato il presidente.

Correa ha informato sull’intervista durante il suo tradizionale programma televisivo, Unione Cittadina. Il presidente spiegò che conversò con Assange, che rimane in Inghilterra, via satellite.

Correa sottolineò il lavoro di Assange che causò un’onda di polemica ed indignazione in buona parte del mondo. Ugualmente segnalò che il fondatore di WikiLeaks ha dato scacco matto agli USA riferendosi alla rivelazione di migliaia di documenti segreti della diplomazia nordamericana, e che così ha mostrato pubblicamente gli “scheletri” che la Casa Bianca pensava conservare per sempre nel suo “armadio.”

Ugualmente il mandatario ha fatto riferimento al nuovo programma di Assange, “Il mondo del domani” che si emette nella catena Russia Today (RT).

Il primo episodio del ciclo d’interviste si inaugurò in RT il 17 aprile, data in cui si realizzarono 500 giorni di blocco finanziario a WikiLeaks. Il programma, nel quale Assange intervistò il leader del gruppo estremista libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha avuto una gran ripercussione e diffusione per diversi mezzi internazionali.

Nella cornice della serie di programmi che conta con 10 capitoli, Assange converserà con “iconoclasti, visionari ed esperti del potere” con l’intenzione di analizzare il futuro della comunità mondiale.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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