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Il commercio delle sbarre negli Stati Uniti

Un commercio in piena espansione e che già fattura negli Stati Uniti più di cinque mila milioni di dollari, come si dice in Cuba, “por lo bajito”. Quale è? Le carceri private. Va tanto bene che la maggiore impresa di questo tipo, Corrections Corporation of America (CCA), ha proposto a 48 stati nordamericani di comprargli i loro centri di detenzione.

La CCA ha 37 “gruppi di pressione” al servizio dei suoi interessi, soprattutto nel Congresso, una dimostrazione del potere crescente di questo settore e di come funzionano le imprese private negli USA.

In che cosa consiste il negozio? Perché è tanto lucroso? Gli Stati devono pagare alle carceri private un importo milionario tutti gli anni per prestare questo servizio al paese, si calcola che le prigioni costano al popolo statunitense più di 1700 milioni di dollari tutti gli anni, ma non è questa via la maggiore entrata di denaro; per legge, negli Stati Uniti le imprese private possono contrattare la loro manodopera nei centri penitenziari, e questo si è un commercio importante.

Ci pensi… nelle prigioni non ci sono scioperi, gli imputati sono disponibili il tempo necessario, non si contano straordinari né ferie, non esistono quelli che arrivano tardi né problemi familiari, e lo stipendio, è il fatto più stimolante per i dirigenti, lo stipendio consiste in centesimi all’ora. Secondo alcuni analisti, questa manodopera economica stimola gli investimenti ed il ritorno di molte imprese che lasciarono il paese per investire in Asia.

Il peso produttivo? Secondo studi, nella decade scorsa le prigioni produssero il 100% dei caschi militari, porta munizioni, giubbotti antiproiettile ed altro materiale militare. L’onnipotente Complesso Militare Industriale sembra essere un cliente molto importante, ma non l’unico. Le prigioni hanno anche tra i loro clienti le compagnie private dedicate all’industria leggera, utensili domestici ed articoli di ufficio. Schiavitù legalizzata in pieno 21°secolo, nella democrazia suppostamente più sviluppata del mondo. Se questo fu nella decade scorsa, e l’auge si registra negli ultimi anni, si suppone che la richiesta di manodopera economica, in mezzo alla crisi, sia maggiore nel 2012.

Negli ultimi anni, i padroni delle carceri private hanno visto nei clandestini la gallina delle uova d’oro. Secondo alcune ONG pro-immigranti, questi signori consumarono tra il 1999 ed il 2009 più di 20 milioni di dollari in intrighi per ottenere una maggiore quantità di leggi contro i clandestini, perfino, sono uno dei grandi patrocinatori della famosa legge in Arizona che posteriormente si replicò in altre regioni del paese.

Annualmente si arrestano 400 mila immigranti che vanno a parare nelle prigioni federali o statali, private o pubbliche. Questo successo del negozio spiega, in parte, perché gli Stati Uniti hanno il 25% della popolazione carceraria del pianeta. L’equazione è molto semplice: più carcerati… più denaro.

articolo di Oliver Zamora

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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