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L’Argentina accetta ufficialmente mediazione in disputa con Regno Unito

Isole Malvine

Isole Malvine

Il governo argentino accetterà oggi formalmente la mediazione del presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), Nassir Abdulaziz Al-Nasser, nella disputa col Regno Unito per la sovranità sulle isole Malvine.

Buenos Aires considera che ha diritti geografici, storici e giuridici su questo territorio, ubicato a circa 400 miglia marine della sua costa ed occupato illegalmente da Londra dal 1833.

Il cancelliere Hector Timerman, invierà questo lunedì la risposta ufficiale del suo governo, attraverso la quale questo paese accetta la mediazione di Abdulaziz Al-Nasser.

Timerman ha messo in allerta nell’ONU, il venerdì scorso, sulla crescente militarizzazione dell’Atlantico Meridionale da parte della nazione europea che inviò alle Malvine il sottomarino nucleare Vanguard, il distruttore HMS Dauntless ed aeroplani Typhoon.

Le basi militari britanniche nell’isole Ascensione, Santa Elena, Tristan de Acuña, Malvine e Georgia del Sud e Sandwich del Sud, dominano tutto questo territorio, spiegò il diplomatico in conversazioni con rappresentanti dell’organo internazionale.

Al-Nasser ha espresso la sua speranza che entrambe le parti possano risolvere pacificamente la disputa attraverso la mediazione ed il dialogo, e d’accordo col diritto internazionale.

La rinnovazione dei problemi diplomatici intorno a questo conflitto succede quando si compiono 30 anni dalla contesa bellica del 1982 tra Argentina e Regno Unito per il controllo dell’arcipelago che concluse con la morte di 649 argentini e 255 britannici.

Le recenti dichiarazioni del primo ministro del paese europeo, David Cameron, che accusò l’Argentina di essere colonialista, attizzarono le differenze, come parte di un scalata militarista di Londra, come considerò il ministro argentino di Relazioni Estere.
L’ONU ha pronunciato circa 40 risoluzioni che sollecitano il dialogo per risolvere la controversia e che Regno Unito si nega ad ascoltare.

Argentina in questa causa, conta sull’appoggio di meccanismi regionali come la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici, l’Unione delle Nazioni Sud-americane, il Mercato Comune del Sud e l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America, tra gli altri.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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