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La CELAC sarà un gran polo di potere del secolo XXI

Hugo Chavez nella CELAC

Hugo Chavez nella CELAC

La creazione della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) sarà, a giudizio del presidente del Venezuela, Hugo Chavez, un gran polo di potere regionale del secolo XXI.

In dichiarazioni recenti con motivo della nascita, in questa capitale, di questo gruppo integrazionista e multilaterale, Chavez considerò che la CELAC non è più che un punto di arrivo dopo 200 anni di battaglia.

“Bolivar convocò al congresso anfictionico del Panama per fare un grande corpo politico, ma gli imperi tanto l’inglese come il nascente yankee, incominciarono a sabotare l’idea, imponendo la dottrina Monroe, America per gli americani, applicando la loro volontà per due secoli, ma basta già!”, ha detto.

Con motivo del ricevimento alle presidentesse dell’Argentina e Brasile, Cristina Fernandez e Dilma Rousseff, rispettivamente, che approdarono a questa capitale per assistere al Vertice della fondazione della CELAC, Chavez ha esposto che sta nascendo un organismo che darà forma ad un processo di unità ed integrazione sognato dagli eminenti dell’area.

Tuttavia spiegò che questo gruppamento il cui nome è stato studiato per anni, è indipendente dai socialismi del Venezuela o di Cuba, o di qualunque ideologia che spingano i governi del Brasile, Nicaragua, San Vicente e le Granatine o un altro territorio del subcontinente, perché si tratta di un’unione geopolitica dalla quale si edificherà il gran polo di potere del secolo XXI.

Alla domanda sulla posizione dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) davanti alla nascita di questa comunità, dichiarò a Prensa Latina che quell’entità rimarrà obsoleta col passare degli anni, essendo già vecchia e consunta per essere la sua priorità favorire agli Stati Uniti e non al resto dei suoi paesi membri.

Spiegò che in contrasto la CELAC include le leggi di tutti i paesi, di lì l’importanza di avanzare in quello che il Liberatore chiamò un gran corpo politico.

Con la partecipazione dei governanti e rappresentanti dei 33 paesi del subcontinente, dovranno rimanere concordati, concludendo l’evento, la Dichiarazione di Caracas, un Piano di Azione per il 2012 e gli statuti ed i procedimenti del blocco, oltre a 18 comunicati sui più dissimili temi.

All’unisono con questo Vertice istituzionale della CELAC, si realizzerà l’VIII Consiglio Ministeriale di Petrocaribe, un Accordo di Cooperazione Energetica promosso per il Venezuela e del quale si avvantaggiano 14 paesi della regione.

Ugualmente, una riunione di massimo livello dell’Unione delle Nazioni Sud-americane (UNASUR), abborderà temi di grande importanza per i paesi dell’area.

La CELAC, considerata l’evento di maggiore trascendenza in questo emisfero durante l’ultimo secolo, spingerà politiche congiunte in materia di sviluppo socioeconomico, protezione ambientale e sicurezza energetica.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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