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Antiterrorista cubano Gerardo Hernandez, aspetta l’Habeas Corpus

Rimane poco tempo affinché scada il termine alla presentazione del ricorso di Habeas Corpus, interposto dall’antiterrorista cubano Gerardo Hernandez, a cui Washington nega il diritto di essere ascoltato davanti alla giustizia.

L’anteriore 25 aprile, la pubblico ministero Caroline Heck Miller, a nome del governo degli Stati Uniti, sollecitò al tribunale federale di Miami di respingere l’appello straordinario del lottatore cubano, condannato senza prove a due ergastoli.

Gerardo Hernandez rimane in prigione dal 1998, come Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, per mettere in allerta Cuba su piani terroristi forgiati contro il loro paese dal sud della Florida.

E’ stato recluso in reiterate occasioni in celle di massimo isolamento senza commettere indisciplina alcuna, e sta sollecitando il diritto basilare di che siano ascoltati i suoi argomenti e si mostrino le supposte prove esistenti contro lui.

Recentemente è uscita alla luce pubblica la manipolazione del governo nordamericano, che ha pagato i giornalisti di Miami un quarto di milione di dollari affinché demonizzassero i Cinque cubani e predisponessero in anticipo la giuria.

Sul ricorso di Habeas Corpus, José Pertierra, specialista in temi di immigrazione a Washington D.C, riferì che si tratta di un’esortazione esistente in tutta la giurisprudenza anglosassone.

D’accordo col giurista, l’Habeas Corpus lo sollecita un accusato quando pensa che hanno violato i suoi diritti fondamentali, i costituzionali, ed accorre allora ad un tribunale per rivedere la sentenza.

In caso che la petizione di Hábeas Corpus non raggiunga il risultato desiderato, la difesa può continuare a ricorrere, indicò Pertierra, mentre affermò che la maniera più effettiva di risolvere il caso è attraverso il fatto che la Costituzione degli Stati Uniti prevede una clemenza esecutiva che corrisponderebbe al Presidente Barack Obama.

L’attuale mandatario, indicò, se lo desiderasse non dovrebbe perdonare i Cinque, bensì mantenere la condanna, e considerare compiuti gli anni che hanno vissuto in prigione e perdonare quelli che mancano.

Alla fine di ogni anno, dichiarò, l’inquilino di turno dell’Ufficio Ovale della Casa Bianca rivede gli espedienti meritevoli di questo tipo di clemenza e permette che gli imputati escano in libertà dopo considerare la loro sentenza, per lunga che sia, come già compiuta.

Il doppio ergastolo più 15 anni è stata la pena imposta a Gerardo per le accuse di cospirazione per commettere spionaggio, e cospirazione per commettere assassinio, questo ultimo relazionato con l’abbattimento in acque cubane di due aerei da turismo dell’organizzazione terrorista “Hermanos al Rescate”, il 24 febbraio 1996.

D’accordo con l’Habeas Corpus, gli Stati Uniti dovranno mostrare le immagini dei loro satelliti, nelle quali deve constare che gli aerei da turismo di “Hermanos al Rescate” abbattuti invasero lo spazio aereo cubano il 24 febbraio 1996, perché così i radar cubani lo confermano.

(Prensa Latina)

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