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La donna nella società cubana

mujerIn occasione delle celebrazioni del giorno internazionale della donna si è svolto sabato 7 marzo presso la sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP) di Trinidad, nella provincia di Sancti Spiritus, un incontro-dibattito sulla situazione femminile a Cuba.

All’incontro hanno partecipato il Direttore dell’Istituto Raul Ruiz Gazcon, Rodolfo Diaz Cadalso Vice Direttore e Andrea Puccio dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba.  Ha introdotto l’incontro Raul Ruiz Gazcon che ha evidenziato l’importanza della donna nella società cubana, ha continuato ricordando che le donne sono state fondamentali nella lotta che ha portato al trionfo della  rivoluzione. La donna cubana è stata sempre in prima linea e protagonista nelle vicende storiche dell’isola.

Andrea Puccio ha iniziato la sua esposizione citando alcuni dati che danno la misura di come la donna in Cuba sia integrata e non discriminata per questioni di genere. Le donne cubane ricevono lo stesso stipendio degli uomini per uguale lavoro svolto. Il tasso di disoccupazione femminile è inferiore al 3,5 per cento. Attualmente, le donne sono il 49 per cento della forza lavoro nel settore statale civile, il 49,6 per cento dei dirigenti, l’81,9 per cento dei professori, maestri e del personale scientifico, l’80 per cento degli avvocati, dei presidenti dei tribunali provinciali, dei giudici e del personale della sanità. Occupano il 53,2 per cento dei seggi nell’Assemblea Nazionale e il 48,5 per cento nel Consiglio di Stato, collocando la nazione al secondo posto al mondo per presenza femminile in Parlamento, mentre la media mondiale è solo al 24 per cento e la maggioranza della forza lavoro professionale è  costituita da uomini.

La donna a Cuba, continua Andrea Puccio, riceve lo stesso salario di un uomo a parità di lavoro svolto, ed non è una cosa scontata. In Italia ad esempio la differenza di salario ricevuto da una donna è il 43 per cento inferiore rispetto a quello ricevuto da un uomo se si considerano oltre la paga oraria anche altri parametri come l’occupazione femminile e le ore lavorate.

La parità di retribuzione  viene sancita ufficialmente nell’articolo 42 della nuova Costituzione dove si legge tra l’altro che “tutte le persone sono uguali davanti alla legge … per questo ricevono lo stesso salario a parità di lavoro senza alcuna discriminazione”. Nei sistemi capitalistici l’essere donna viene sfruttato dal datore di lavoro per avere una manodopera che svolge lo stesso lavoro di un uomo ma che viene pagata   meno. La donna non viene sfruttata perché donna o soggetto debole ma perché semplicemente il capitale ha necessità di abbattere il più possibile i costi, incluso quello del personale, quindi il sesso femminile assolve a questa esigenza.

La lotta di classe a livello internazionale si manifesta con l’imperialismo dei paesi più potenti e economicamente progrediti verso quelli del terzo mondo, a livello nazionale con la supremazia della borghesia verso il proletariato, nel proletariato la guerra di classe si verifica tra uomini e donne. Solo in un sistema socialista dove tutti gli individui sono uguali la lotta di classe sparisce. Proprio per questo a Cuba fin dai primi giorni della rivoluzione il nascente governo ha posto il problema di genere tra i principali obiettivi da raggiungere.
Infine Andrea Puccio mette in evidenza come la donna viene considerata dalla cultura maschilista imperante nei paesi capitalisti come uno oggetto di proprietà, di cui si può disporre a proprio piacere: problema che si manifesta nel suo apice con il femminicidio.

In Italia nel 2018 i casi di femminicidio sono stati 142, il 38 per cento degli omicidi compiuti nell’anno, mentre nei primi 10 mesi del 2019  le morti sono state 96, quasi uno ogni tre giorni. complessivamente dal 2000 al 2018 in Italia sono state uccise 3230 donne, di cui 2355 uccise in ambito famigliare e 1564 uccise  dal coniuge o fidanzato.  Nel continente latinoamericano la situazione è ancora peggiore: in Brasile i  casi di femminicidio nel 2018 sono stati 1206  con un aumento del 4 per cento, in Messico 916 da gennaio a novembre 2019, omicidi  duplicati negli ultimi quattro anni. Scendendo a sud in  Argentina 296 casi di femminicidio da gennaio a novembre 2019 ed in Perù 169 donne uccise nell’intero 2019. Il bilancio dell’intera America Latina è devastante: nel solo 2018 sono state uccise 3529 donne.

A Cuba grazie all’emancipazione femminile data dal sistema socialista che come detto pone l’uguaglianza  dell’individuo e di genere al primo posto il fenomeno del femminicidio è quasi del tutto assente. Andrea Puccio conclude invitando tutte le donne di Cuba a lottare per mantenere tutti questi diritti acquisiti negli anni e non abbassare mai la guardia. Una frase di Fidel Castro illustra meglio di ogni altra parola la situazione femminile a Cuba : “La donna è la rivoluzione nella rivoluzione”.

di Andrea Puccio, Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba

In primo piano, Andrea Puccio, l'altra persona con il pullover bianco, Raul Ruiz Gazcon e l'ultima persona in fondo, Rodolfo Diaz Cadalso

In primo piano, Andrea Puccio, l’altra persona con il pullover bianco, Raul Ruiz Gazcon e l’ultima persona in fondo, Rodolfo Diaz Cadalso

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