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Le ragioni del mio voto

pionierosNon sono avvocato. La mia lettura della Costituzione è quella di una cittadina cosciente della sua responsabilità sociale e impegnata con il destino del paese.

Mi riferisco prima di tutto al richiamo di Fidel di cambiare tutto quello che dev’essere cambiato, considerando i fattori che caratterizzano il momento che stiamo vivendo.

Nell’analisi del contesto che definisce la contemporaneità, intervengono il panorama  internazionale e gli elementi che configurano la nostra società.

Il crollo del socialismo  europeo ha coinciso con una tappa di sviluppo capitalista dominato dal potere delle finanze.

L’economia speculativa prevale su quella reale. Gigantesche fortune si rifugiano nei paradisi fiscali. Le fondamenta  della democrazia borghese crollano mediante la manipolazione delle masse attraverso i media di comunicazione e le reti sociali che propagano la menzogna e operano al margine di un sistema giuridico che protegga il cittadino.

Propagata a grande scala, la menzogna del presunto possesso di armi di distruzione di massa da parte dell’Iraq servì come pretesto per invadere questo paese.

Da allora lo spargimento di sangue non è finito.

Il terrorismo ha raggiunto dimensioni senza precedenti, sono stati violati diritti umani e norme giuridiche internazionali. L’intervento nei temi interni di altri Stati s’impone come pratica. Il Medio Oriente sembrava molto lontano. Ora la minaccia pende sulla nostra America Latina.

Di fronte all’accelerata e schiacciante offensiva del capitalismo nella sua fase più aggressiva, che viola il Diritto Internazionale e il diritto della sovranità dei popoli, con la congiunzione del dominio economico e lo spiegamento militare, il discredito della politica e la sofisticata manipolazione delle coscienze, il socialismo propone un’alternativa per i paesi del Terzo Mondo ed anche, su un’altra scala, per la preservazione del pianeta.

Moderando nella sua pratica e forma teorica la specificità storica di ogni nazione e l’analisi concreta del suo grado di sviluppo, le sue tradizioni e culture, distanziata dal trapianto di altri modelli, c’è  la base per ottenere un’autentica sovranità nazionale sostenuta da una crescente giustizia sociale che difende il rispetto dovuto alla dignità umana.

Vista in maniera integrale, la Costituzione articola la proiezione verso il futuro e le esigenze del presente e stabilisce le basi concettuali del corpo giuridico che si deve aggiustare ai cambi operati nella società cubana in quanto alle forme della proprietà e le garanzie per l’investimento straniero.

In contrapposizione  al libero gioco del mercato, afferma le prerogative dello Stato rappresentante della sovranità popolare, fondamenta le norme che devono presiedere il funzionamento dei tribunali e della fiscalità come garanzia del bene del popolo e dei diritti delle persone.

Preserva l’accesso universale e gratuito alla salute pubblica e all’educazione. Al di sopra di tutto concede priorità assoluta, seguendo la tradizione martiana, al rispetto della dignità umana.

Come conseguenza di tutto questo dedica una parte sostanziale dei suoi articoli alla formulazione dei diritti e dei doveri dei cittadini sulla base del rispetto dovuto alla persona umana.

Condanna tutte le forme di discriminazione per motivi di razza, provenienza etnica, origine sociale, genere, handicap e orientamento sessuale. Attualizza il concetto di famiglia e riconosce la sua diversità di forma e costituzione.

Legittima così una realtà esistente adesso, con radici antiche, occultate sotto il mantello dell’ipocrisia, fonte di pregiudizi laceranti eredi della zona più oscura della nostra tradizione culturale.

Ratifica i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza così come i doveri corrispondenti alla maternità e la paternità, quelli dei figli rispetto  ai genitori e ai nonni.

In questo ambito condanna l’esercizio di tutte le forme di violenza, e attende le conseguenze fisiche, psicologiche e sociali che possono derivare da questa condotta.

Come Carta Magna, la Costituzione stabilisce i principi fondamentali che dovranno presiedere la società che stiamo costruendo.

È il punto di partenza concettuale di una legislazione complementare che dovrà cominciare ad elaborare immediatamente e che probabilmente eseguirà anche la revisione del nostro Codice civile e penale.

Delinea le norme di un dover essere come una guida di azioni per correggere problemi latenti nella nostra realtà attuale macchiata dal burocratismo, dalle differenze tra prezzi e salari, le mazzette, la corruzione, la complicità, la negligenza e la compiacenza davanti al mal fatto.

Concepito con la partecipazione di tutti e per il bene di tutti, i dibattito sulla Costituzione è stato un vero esercizio democratico, ha apportato proposte che hanno migliorato la versione originale.

Non meno importante è risultato il contributo allo sviluppo di una coscienza cittadina responsabile e impegnata con il destino del paese, un passo decisivo per assumere l’indispensabile rispetto  della legge a beneficio della nazione e di coloro che condividono lo spazio dell’Isola.

di Graciela Pogolotti, da Juventud Rebelde

traduzione di Francesco Monterisi

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