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Oliver Stone, il dito nella piaga di Hollywood

oliver-stoneCi sono cineasti che vengono perseguiti dalle etichette. Steven Spielberg è il re Mida di Hollywood, Woody Allen è il genio newyorchese e Quentin Tarantino è il maestro della violenza postmoderna. Ma Oliver Stone che compie oggi 70 anni, è perseguito da altri aggettivi: polemico, politico, controverso.  

E’ stato come nuotare controcorrente, fare il film che si lancia questa settimana negli USA e che narra la storia dell’ex membro dell’Agenzia della Sicurezza Nazionale (NSA) che rivelò i programmi di vigilanza di massa di quell’istituzione, provocando uno scandalo internazionale.

La campagna di promozione di “Snowden” è stato un spettacolo da sola. Così, fu molto commentata la partecipazione del regista nel Comic-Con di San Diego dove, con la sua veemenza abituale, ha messo in allerta sulla mancanza di intimità nella società contemporanea e definì il videogioco Pokemon Go come “il capitalismo di vigilanza.”

Inoltre, nell’anteprima del film che si è svolto ieri in cinema differenti degli Stati Uniti, dopo la pellicola, c’è stato un colloquio virtuale tra Stone e Snowden che è intervenuto via satellite dal suo rifugio in Russia.

La cosa certa è che la figura di Snowden, traditore e spia per alcuni, eroe e difensore della libertà per altri, è perfetta per un regista esperto nel frugare e sviscerare gli angoli del sistema ed a mostrare gli angoli ciechi della classe dirigente negli Stati Uniti.

In questo senso, l’attore Joseph Gordon-Levitt, la cui interpretazione di Snowden è stata unanimemente elogiata, ha detto in una recente intervista con Efe che Stone “è un gran patriota.”

“È una persona che appoggia il suo paese indipendentemente dalle sue azioni e senza domandarsi perché agisce in un modo od in un altro”, indicò l’attore, senza allinearsi con questa proposta di pensiero.

Nell’attesa del verdetto del pubblico, il lungometraggio conta sull’appoggio di Snowden che in una recente conversazione col quotidiano economico Financial Times disse che, rispetto alle questioni politiche del suo caso, il film è “la cosa più vicina alla realtà” che si può ottenere in un film.

In qualche modo, “Snowden” si aggiungerà alla lunga lista di film con fondo politico che si sono trasformati nella marca caratteristica del potente e rischioso genere cinematografico di Stone.

con informazioni di EFE

traduzione: Ida Garberi

foto:Reuters

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