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Google, un’espressione del capitalismo di vigilanza

googleL’ex professoressa della Scuola di Commercio di Harvard e scrittrice Shoshana Zuboff ha affermato sul giornale tedesco “Frankfurter Allgemeine” che attualmente la leadership della compagnia Google ha implicazioni per tutti quelli che vivono in contatto permanente con Internet, facendo riferimento ad “un genere del capitalismo completamente nuovo” che sta sviluppando Google: quello della vigilanza.  

“Il controllo governativo non è niente in paragone con quello che fa Google”, afferma l’autrice. In questa nuova specie di sistema economico, “i benefici derivano dalla modificazione e dalla vigilanza unilaterale del comportamento umano.”

Attualmente le compagnie non si limitano ad inviare ai loro clienti cataloghi via Internet né pubblicità on-line, se no che dipendono dall’uso dei dati sul comportamento umano per modificarlo.

Benché molti attribuiscano il successo di Google al suo modello pubblicitario, in realtà è il risultato de “la sua capacità di prevedere il futuro, concretamente, il futuro del comportamento”, argomenta Zuboff.

Sebbene all’inizio Google raccoglieva dati sul comportamento degli utenti riferito con le ricerche come un’attività secondaria, presto si rese conto che con questa informazione potevano migliorare i motori di ricerca, aumentando la rilevanza della pubblicità per gli utenti.

“Il capitalismo di vigilanza evoca un potere profondamente antidemocratico che può tranquillamente chiamarsi un golpe”. “Sfida i principi e le pratiche dell’autodeterminazione, nella vita fisica e nelle relazioni sociali, nella politica e nella governance”, ha concluso Zuboff.

Con informazione di Rusia Today

traduzione di Ida Garberi

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