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Marco Rubio è il legislatore con più assenze alle votazioni del Senato

Il legislatore repubblicano, Marco Rubio, possiede un alto indice di assenze alle votazioni del Senato a Washington, come pubblicò questa domenica un mass media locale della Florida.  

D’accordo col periodico Tampa Bay Times, dall’inizio dell’anno Rubio è mancato in 76 di un totale di 262 votazioni, cioè, il 29%, e di queste, 51 assenze si sono registrate a partire dal 13 aprile, il giorno che annunciò la sua aspirazione alla Casa Bianca.

In realtà, solo nel mese di luglio, Rubio è stato assente in più della metà delle votazioni nel Senato statunitense.

Da quando è stato eletto rappresentante per lo stato della Florida nel 2011 non ha partecipato all’11% delle votazioni, una percentuale superiore alla media del 1,6% degli attuali senatori, o, che è la stessa cosa, “il peggiore curriculum di assenze a votazioni tra tutti i senatori in carica”, secondo Tampa Bay Times.

Nel suo ufficio hanno difeso il senatore dicendo che “non si è saltato una votazione nella quale un voto avrebbe cambiato il risultato”, come riporta il giornale.

Oltre alle assenze alle votazioni, le cui statistiche si assomigliano a quelle del presidente statunitense, Barack Obama, quando era senatore ed era in campagna nel 2007, Rubio non è stato presente in udienze con temi molto importanti, come quella celebrata questa settimana a porte chiuse per informare i legislatori dell’accordo nucleare degli USA con l’Iran.

Secondo vari analisti, il senatore per la Florida ha avuto una buona accoglienza giovedì scorso, durante il dibattito realizzato tra i principali 10 candidati alle primarie repubblicane, ed in generale è visto come un solido aspirante presidenziale, ma la sua accumulazione di assenze non è passata inosservata tra i suoi contendenti.

L’ex governatore della Florida Jeb Bush, uno dei primi nelle inchieste sulle primarie repubblicane, ha chiamato l’attenzione su quei senatori “che non lavorano”, senza menzionare nessuno, ed ha chiesto che attraverso una nuova legge si diminuisca il salario dei legislatori della Camera Alta.

“Osservino quello che succede a Washington con legislatori che a volte considerano la presenza alle riunioni ed alle votazioni come qualcosa di opzionale, qualcosa che si fa se il tempo lo permette”, ha affermato recentemente Bush in un discorso di campagna.

con informazioni di EFE

foto: Getty Imagines

traduzione di Ida Garberi

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