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Cuba chiuderà aziende statali che hanno dei debiti dal 2012

Cento ventitre aziende statali cubane hanno terminato l’anno 2014 con debiti nella loro gestione e 24 di queste si estingueranno questo anno dopo aver riportato perdite economiche reiterate dal 2012, come rivela una relazione parlamentare divulgata questo lunedì dal quotidiano Granma.

Altre sei entità che sono state valutate con risultati negativi nel 2014 sono autorizzate a lavorare fino al prossimo anno, secondo l’informazione presentata ai deputati dalla Commissione di Temi Economici dell’Assemblea Nazionale.

E’previsto inoltre il recupero di altre 26 durante l’anno in corso, a partire da previsioni delle stesse aziende o per cambiamenti nel sistema di finanziamento.

I parlamentari hanno fatto un appello sulle ‘conseguenze sociali ‘ di queste deficienze ed hanno criticato i problemi nella ‘gestione ‘ delle aziende agrarie, le ‘debolezze ‘ nella loro direzione e la ‘mancanza di programmi ‘ di sviluppo sulla base della scienza e degli investimenti, ha detto il Granma.

Del Ministero dell’Agricoltura (Minag) specificamente, che concentra il maggiore volume, 23 hanno previsto la loro estinzione e si trovano in differenti fasi di questo processo; 16 devono cambiare i loro risultati economici durante questo 2015; ed altre due entità stimano rimettersi il prossimo anno.

Secondo la relazione presentata, il Grupo Empresarial Aucuba (vecchio ministero dello zucchero), che conta anche con cinque aziende con perdite, prevede il suo recupero questo anno, dopo effettuare un gruppo di azioni che hanno permesso recuperare la sua gestione ed in questi momenti dimostrano risultati positivi nei loro stati finanziari.

Inoltre si è saputo che alla chiusura del primo trimestre di questo anno 65 aziende di tutto il paese dimostrano perdite.

Durante le fiscalizzazioni realizzate dai deputati in questo periodo si verificò, d’accordo con Utrera Caballero che nei primi mesi del 2015 esistevano entità che non avevano in loro potere il piano promosso. Si evidenziò, inoltre, che persistono ancora difficoltà nel processo di pianificazione, perché in varie aziende quanto previsto differisce oltremodo dalla realtà ottenuta.

Ciò è stato considerato inaccettabile dai parlamentari che riconobbero che finché esistono queste problematiche non si può parlare di sviluppo sostenibile. Allo stesso modo, hanno insistito sul fatto che le analisi superino l’ambito imprenditoriale e tengano in conto le conseguenze negative delle perdite nella soddisfazione delle necessità della popolazione.

Un intervento midollare è stato quello del deputato Giraldo Jesus Martin, del municipio di Jovellanos, di Matanzas, che ha analizzato sui profondi problemi dell’Agricoltura in materia di gestione organizzativa, perdita del capitale imprenditoriale, insufficiente abilitazione del materiale umano e bassa applicazione dei risultati scientifici.

Alexis Rodriguez, direttore di Contabilità e Prezzo del Minag, ha spiegato che l’estinzione delle aziende con perdite sostenute non implica una diminuzione dei livelli di attività bensì un nuovo ordinamento delle risorse per la prestazione efficiente dei servizi.

Mentre, Lina Pedraza, ministro di Finanze e Prezzi ha riconosciuto “l’impossibilità del Minag di dare da solo una risposta alla situazione dei debiti che vengono trascinandosi nella sua gestione, bisognerà seguirlo e dargli appoggio.”

Inoltre, i parlamentari hanno trattato i risultati derivati delle visite in 34 municipi del paese, appartenenti alle province di Las Tunas, Holguin, L’Avana e Sancti Spiritus, col proposito di investigare l’implementazione delle misure che assicurano il compimento del piano dell’Economia.

La deputata Gricel Castro, presidentessa della commissione, ha commentato che è stata rivista l’applicazione della Risoluzione 17, del Ministero del Lavoro e previdenza sociale, in 25 entità delle province menzionate.

Tali controlli hanno denunciato che esistono entità che non hanno aggiornata la guida di autocontrollo della Controlleria Generale della Repubblica, né i lavoratori conoscono il loro contenuto, persistono deficienze nel controllo interno e nella gestione delle risorse umane, pagamenti senza appoggi produttivi, e tutto ciò colpisce il Presupposto dello Stato, come insufficienze nel processo di contrattazione che propiziano condizioni per presunti fatti criminali.

Le dieci commissioni permanenti del Parlamento iniziarono il passato sabato i loro dibattiti antecedenti al primo plenum ordinario dell’anno, previsto per il prossimo mercoledì.

con informazione di Granma

traduzione di Ida Garberi

foto: Ismael Francisco

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