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Gli Stati Uniti hanno pagato milioni di dollari in previdenza sociale a nazisti ed a guardie della SS

Jakob Denzinger

Jakob Denzinger

Decine di sospetti di essere criminali di guerra nazisti e guardie delle SS hanno guadagnato milioni di dollari provenienti della previdenza sociale degli Stati Uniti, dopo essere stati espulsi dal paese, ha rivelato una recente investigazione di The Associated Press (AP). 

I pagamenti, finanziati dai contribuenti statunitensi, sono fluiti attraverso una breccia che ha dato al Dipartimento di Giustizia federale la forza necessaria per persuadere i sospetti di nazismo affinché abbandonassero gli Stati Uniti. Se lo facevano, o semplicemente fuggivano prima di essere deportati, potevano mantenere le loro prestazioni della previdenza sociale, come dimostrano alcuni registri interni del Governo Federale degli Stati Uniti.

Tra quelli che hanno ricevuto queste prestazioni c’erano soldati che sorvegliavano i numerosi campi di concentrazione dove hanno sterminato milioni di ebrei; uno scienziato che ha usato lavoratori schiavi per fare avanzare le sue investigazioni nel Terzo Reich ed un collaboratore nazista che ha coordinato l’arresto ed esecuzione di migliaia di ebrei in Polonia.

In questo momento rimangono vivi almeno quattro beneficiari, tra loro Martin Hartmann, ex guardia delle SS nel campo di concentrazione Sachsenhausen in Germania, e Jakob Denzinger, che pattugliava i terreni del campo di concentrazione di Auschwitz in Polonia.

Hartmann si è trasferito prima a Berlino nel 2007 dall’Arizona, prima che gli ritirassero la cittadinanza statunitense. Denzinger è fuggito in Germania dall’Ohio nel 1989, dopo aver saputo che avevano incominciato i procedimenti per ritirargli la cittadinanza statunitense. Ben presto è andato in Croazia ed ora vive in uno spazioso appartamento sulla sponda destra del fiume Drava a Osijek. Denzinger si è rifiutato di discutere la sua situazione con un reporter dell’AP; il figlio di Denzinger, che vive negli Stati Uniti, ha confermato che suo padre riceve pagamenti dalla previdenza sociale ed ha affermato che se lo merita.

L’accordo ha permesso all’Ufficio di Investigazioni Speciali (OSI), l’unità del Dipartimento di Giustizia che si dedicava a cercare i nazisti, a far finta di niente per i prolungati procedimenti di deportazione e per aumentare la quantità di nazisti sloggiati dal paese.

Ma registri interni del Governo ottenuti dall’AP rivelano le forti obiezioni del Dipartimento di Stato alle pratiche dell’OSI. I benefici della previdenza sociale si sono trasformati in strumenti, hanno detto i funzionari diplomatici statunitensi, per assicurare accordi con i sospetti di essere nazisti che accettavano la perdita della cittadinanza ed abbandonavano volontariamente il paese.

“È assolutamente indignante che criminali di guerra nazisti continuino a ricevere benefici dalla previdenza sociale quando sono stati espulsi del nostro paese da molti anni”, ha detto la rappresentante federale Carolyn Maloney, di New York, la democratica con più potere nella Commissione di Supervisione e Riforma del Governo della Camera dei Rappresentanti, che ha aggiunto che stava decidendo di presentare un disegno di legge per chiudere questa breccia.

Efraim Zuroff, il capo caccia-nazisti nel Centro Simon Wiesenthal a Gerusalemme, ha detto che appoggerà questi sforzi per chiudere lo spiraglio.

“Se è possibile, si dovrebbe fare”, ha affermato ieri in un’intervista.

L’analisi dell’AP ha concluso che dal 1979 almeno 38 di 66 sospetti sloggiati del paese hanno mantenuto le loro prestazioni della previdenza sociale.

Preso da Diario

traduzione di Ida Garberi

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