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Michael Lapsley qualifica come esemplare la traiettoria dei Cinque cubani

Il vicepresidente del Consiglio delle Chiese del Sudafrica, il padre Michael Lapsley, ha considerato che i Cinque cubani incarcerati negli Stati Uniti dal 1998 costituiscono fonti di ispirazione per la loro traiettoria esemplare.  

Michael Lapsley è fondatore dell’Associazione di Amicizia con Cuba e presidente della Filiale delle Società Amici di Cuba (FOCUS), in Città del Capo.

È stato un gran difensore per la libertà dei Cinque cubani dall’inizio della Campagna per i Cinque ed ha visitato in sette occasioni a Gerardo, dal suo primo incontro nel 2003.

Lapsley è nato in Nuova Zelanda. Si è ordinato come ministro anglicano in Australia. E’ arrivato in Sud Africa e nella decade degli anni 70, è stato uno dei pochi uomini bianchi che è stato a favore della lotta contro l’apartheid. E’ stato espulso dal paese.

Ha sofferto un attentato nel quale ha perso entrambe le mani e gli ha causato danni irreparabili in un occhio. Nel 1992 è tornato in Sud Africa, che continua a considerare il suo paese, per assistere l’arcivescovo Desmond Tutu nella Commissione della Verità e Riconciliazione.

In un incontro nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli (ICAP) Lapsley ha rettificato la sua solidarietà con questa causa; il padre è a Cuba per partecipare al X Colloquio per la Libertà dei Cinque cubani e contro al terrorismo, che si svolgerà a L’Avana l’11 ed il 12 settembre e che è parte della XVI Giornata Mondiale di Solidarietà con i Cinque.

Nel dialogo sono stati presenti i già liberati Renè Gonzalez e Fernando Gonzalez, questo ultimo vicepresidente dell’ICAP, la sposa di Renè, Olga Salanueva, la sposa di Labañino, Elizabeth Palmeiro e la madre di Tony Guerrero, Mirta Rodriguez.

Lapsley, al riferirsi a Gerardo Hernandez, su chi pesa la maggiore punizione, l’ha qualificato come un gigante, mentre ha ammirato la sua condizione di uomo sacrificato.

Hernandez compie ingiustamente una severa sanzione, ha detto Lapsley, che ha manifestato molte preoccupazioni per il luogo dove è recluso, una prigione occupata da imputati di alta pericolosità.

Gerardo Hernandez, Ramon Labañino ed Antonio Guerrero che formano parte del gruppo dei Cinque, compiono una prolungata ed ingiusta condanna in prigione per delitti che non hanno commesso e che non sono mai stati provati, come hanno testimoniato molti giuristi internazionali.

I precetti della Costituzione nordamericana, riferiti ad un giudizio giusto ed imparziale, in questo caso sono stati calpestati in modo flagrante.

da Prensa Latina

foto di Ladyrene Perez

traduzione di Ida Garberi

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