Notizie »

Silenzio in Panama sul sollecito di estradizione dell’ex presidente Flores

Francisco Flores

Francisco Flores

Il governo del Panama mantiene fino ad ora il silenzio su un sollecito della Procura Generale (FGR) del Salvador, che ha chiesto oggi ad un tribunale di giustizia che inoltri l’estradizione dell’ex presidente salvadoregno Francisco Flores.  

Secondo un’informazione pubblicata dal quotidiano filo-governativo Panamà America, la FGR basa il suo sollecito sul criterio che Flores, accusato di presunta corruzione nel suo paese, è in Panama protetto dall’ex presidenta Mireya Moscoso, e per questo non è stato arrestato.

Panamà America cita il quotidiano salvadoregno La Stampa Grafica, che ha assicurato nella sua edizione digitale che il procuratore generale salvadoregno, Luis Martinez, ha detto che il sollecito di estradizione è stato consegnato a Panama, perché risulta che Flores sia rifugiato lì.

Prensa Latina ha tentato di confermare l’informazione ed ha chiamato gli uffici del cancelliere, del vicecancelliere, del direttore di politica estera e delle comunicazioni, ma nessuno ha risposto al telefono.

Secondo l’informazione pubblicata in Panama, il portavoce della FGR Mauricio Carballo ha confermato ad un’agenzia internazionale che il sollecito è stato presentato presso il Primo Tribunale di Istruzione di San Salvador, ed ha insistito che non sa di nessuna informazione ufficiale che l’ex governante sia stato arrestato.

Flores si trova in Panama suppostamente protetto dall’ex presidenta di Mireya Moscoso, come avevano detto vari giorni fa il presidente del Parlamento salvadoregno, Sigfrido Reyes, ed il politico panamense di opposizione Mitchell Doens, ha riporato l’informazione di Panamà America.

L’ex presidente salvadoregno è latitante della giustizia dal passato 6 maggio, quando la giudice Marta Rosales, del Primo Tribunale di Pace di San Salvador, ha dato l’ordine di cattura contro di lui, ha sequestrato i suoi beni ed ha elevato il caso al Primo Tribunale di Istruzione.

Flores è accusato di peculato ed arricchimento illecito per un totale di 15 milioni di dollari, rubati dagli aiuti di Taiwan al suo Governo (1999-2004) e per latitanza, per non comparire di nuovo davanti ad una commissione investigatrice dell’Assemblea Legislativa, il 30 gennaio.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati. *

*