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Ultimo addio a Chavela Vargas in Messico

Chavela Vargas

Chavela Vargas

La cantante Chavela Vargas, riconosciuta come una delle voci più emblematiche della musica popolare, riceverà oggi l’ultimo addio dal paese che l’accolse come una figlia quando più di 70 anni fa ha assunto la nazionalità messicana.

Nata a San Joaquin de Flores, in Costa Rica, il 17 aprile 1919, Isabel Vargas Lizano (Chavela Vargas) morì domenica scorsa a 93 anni in una clinica di Cuernavaca, a Morelos, dove rimaneva ricoverata dal passato 29 luglio dopo ritornare da una tournée in Spagna.

Centinaia di persone si sono date ieri appuntamento nella centrica Piazza Garibaldi nella capitale messicana per rendere un omaggio postumo alla defunta cantante, a ritmo dei mariachi, come lei voleva.

Al passaggio del corteo funebre integrato da più di 20 automobili si ascoltarono inoltre gli applausi di coloro che espressero così il loro affetto all’artista, simbolo per il suo spirito ribelle e le sue idee sulla libertà sessuale.

Nella spianata i clacson lasciarono ascoltare molte delle canzoni che la resero popolare, temi come “Amanecì en tus brazos”, “Paloma negra”, “Macorina” e “La llorona”.

Mentre dal museo della tequila e del “mezcal” sventolavano vari striscioni nei quali si leggeva “Addio alla dama della Tequila, Chavela Vargas”.

Giorni prima della fatale conclusione lei ha chiesto che gli portassero la sua collana-amuleto ed il poncho rosso perché erano ciò che voleva indossare nel suo viaggio finale.

Non volle che la intubassero, né le praticassero nessun procedimento invasivo che era contro le sue credenze sciamane. La sua passione per queste figure era tale che appariva sempre con amuleti e talismani realizzati da sciamani.

Il regista spagnolo, Pedro Almodovar, espresse appena seppe la notizia del decesso di Chavela che “era morto il vulcano”.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

1 Commento

Commento all'articolo
  1. marlene carboni / LaSciamanaèvolatavia

    ed ha lasciato una nuvola di tristezza, grande quanto il suo cuore.
    Ma il *Vulcano*, come la definisce Almodovar, per me sarà sempre attivo..e VIVO*
    Grande CHAVELA * * * *

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