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Vicepresidente boliviano assicura che si sviluppò un golpe di Stato

Alvaro Garcia

Alvaro Garcia

In Bolivia si sviluppò un golpe di Stato a partire dall’ammutinamento poliziesco iniziato la settimana scorsa con l’occupazione dell’Unità Tattica di Operazioni, ha assicurato oggi il vicepresidente Alvaro Garcia Linera.

Garcia Linera menzionò, in una conferenza stampa, almeno sei elementi che dimostrano che si cercò di alterare l’ordine costituzionale nel paese, a partire dalla mobilitazione di poliziotti, influenzati da attori politici della destra.

Il presidente dell’Assemblea Legislativa ha fatto notare che nessuno di questi sei elementi sono un’invenzione del Governo, bensì materiali di rottura dell’ordine interno, di rottura del funzionamento istituzionale della democrazia nel nostro paese.

I politici infiltrati si approfittarono di una richiesta legittima di carattere economico dei poliziotti per portare improvvisamente la situazione verso fasi scaglionate di golpe di Stato contro la democrazia, manifestò il vicepresidente.

Tra gli elementi menzionati dal vice mandatario, ci sono la rottura dello Stato democratico da parte della Polizia, l’occupazione di istituzioni, la paralisi del funzionamento del Governo e gli attacchi dinamitardi all’Assemblea Legislativa ed al Palacio Quemado, sede del governo.

Inoltre, la distruzione delle apparecchiature di Radio Bolivia, con dinamite, ed il registro di comunicazioni tra alcuni poliziotti che pianificavano il golpe contro il Governo del presidente Evo Morales.

Garcia Linera ha insistito in che l’opposizione non lo riconoscerà, ma gli argomenti sono palpabili, facili da identificare, dopo analizzare quanto accaduto nel paese dopo l’occupazione dell’Unità Tattica di Operazioni Poliziesche, da parte di un gruppo di agenti incappucciati, giovedì scorso.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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