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Repressione della polizia in Paraguay provoca i primi feriti

La polizia reprime i simpatizzanti di Lugo che si manifestavano nella periferia del Congresso. Foto: AFP

La polizia reprime i simpatizzanti di Lugo che si manifestavano nella periferia del Congresso. Foto: AFP

La polizia anti-tumulto represse una protesta popolare di fronte all’edificio del congresso paraguaiano, e si contano i primi feriti tra i manifestanti a favore del presidente Fernando Lugo.

I partecipanti nella manifestazione si esaltarono dopo l’annunciò della destituzione questa notte di Lugo da parte del Senato in un affrettato processo politico. I congregati nella Piazza delle Armi cominciarono a lanciare grida di “Lugo presidente” ed “Il popolo unito non sarà mai vinto”, e dopo fischiarono i legislatori che hanno proceduto con la sua destituzione.

Alcuni dei presenti allegarono che si trovavano nel posto reclamando i diritti democratici. Ugualmente, vari di loro denunciarono che la decisione dei legislatori costituisce un golpe di stato in Paraguay.

La polizia represse con gas lacrimogeni, pallottole di gomma, getti d’acqua. Inoltre, si ascoltarono spari ed esplosioni.

Fino al momento, si contano vari feriti a causa dell’aggressione delle forze poliziesche.

Il presidente Fernando Lugo, fu destituito dal Senato oggi, ed il plenario convocò il vicepresidente Federico Franco a ricevere l’investitura.

Lugo ha accettato la decisione del Congresso, e nelle sue ultime dichiarazioni come Capo di Stato, fatte dalla Casa del Governo, spiegò che furono trasgrediti tutti i principi della difesa, in maniera vigliacca e perfida.

Aggregò che spera che i suoi successori si rendano conto della gravità dei loro atti.

Prima di abbandonare il Palazzo presidenziale in mezzo ai corrispondenti onori militari, chiese che non sia negato al popolo il diritto di manifestare la sua opinione, ed ha chiesto che non ci siano spargimenti di sangue per colpa di interessi sporchi.

“Oggi me ne vado come Presidente, ma non come cittadino paraguaiano e servirò lì la nazione dove abbiano bisogno di me”, puntualizzò.

Lugo ha insistito sul fatto che non ha risposto mai alle classi politiche, alla mafia né al narcotraffico, e continuerà a rispondere “all’appello dei più umili e degli esclusi perché abbiamo un dovere di solidarietà con la patria e la storia”.

“Esco per la porta più grande dalla patria, che è il cuore dei miei compatrioti” concluse Lugo.

per vedere il video del discorso di Lugo

 

 

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

 

 

 

1 Commento

Commento all'articolo
  1. Ida / èunoschifo....

    Mancano solo 6 giorni ad un nuovo e triste anniversario del golpe di stato in Honduras e di nuovo la tringolazione militari-chiesa-mass media, con l’appoggio della destra e la mano lunga degli yankee fanno un altro golpe di stato.
    Mi chiedo solo perchè Lugo si è ritirato……..un’altra volta come in Honduras, nel 2009, il popolo viene lasciato solo….Saluto la creazione del Fronte Nazionale per la Difesa della Democrazia della Resistenza Popolare Paraguaiana. La Resistenza Honduregna è sorella della Resistenza Paraguaiana, oggi tutte e tutti siamo il Paraguay!!!!!!!!!

    Assemblea Costituente e Rivoluzione! Rivoluzione e Vita! I nostri popoli disarmati vinceranno!

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