Il senato argentino cominciò oggi il dibattito del disegno di legge spinto dal Governo per espropriare il 51% delle azioni dell’industria petrolifera YPF alla spagnola Repsol ed ottenere la sovranità energetica del paese.
L’iniziativa, inviata al Parlamento il passato 16 aprile, ha l’appoggio dei legislatori del governo e di vari partiti dell’opposizione.
Secondo il senatore Marcelo Fuentes che presiede la commissione di Temi Costituzionali, la sola espropriazione non risolve il problema, ma è l’inizio della soluzione per dare sovranità energetica allo Stato argentino, fatto di cui sono coscienti i parlamentari filo-governativi.
La proposta governativa non è un atto capriccioso né un atto isolato, ma fa parte di un processo iniziato nel 2003, con la presidenza di Nestor Kirchner, ha calcolato Fuentes.
Il progetto è un prodotto conseguente ed una necessità imperiosa di concretare in materia energetica la reversione fondamentale dei paradigmi che caratterizzarono i tempi con preminenza neoliberale, enfatizzò.
La proposta del governo ha raggiunto la settimana scorsa un giudizio di maggioranza delle commissioni dei Temi costituzionali, Presupposto ed il Fisco; e Settore minerario, energia e combustibili, e si aspetta che riesca ad ottenere senza contrattempi l’approvazione della camera alta.
con informazioni di Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi