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Il Granma denuncia provocazioni per politicizzare la visita del Papa

Il quotidiano Granma ha denunciatole recenti provocazioni di gruppi controrivoluzionari poste in essere con lo scopo di politicizzare la visita a Cuba del Papa Benedetto XVI, provocazioni che danneggiano lo spirito festivo che sta vivendo il popolo cubano, in particolar modo la comunità cattolica.

L’articolo di Ivette Leyva afferma che i gruppi controrivoluzionari cubani, finanziati e diretti da organizzazioni di Miami, dinnanzi all’impotenza per non aver potuto impedire la visita del Papa a Cuba, hanno pianificato queste azioni provocatorie con il fine di esercitare pressione sul Vaticano, in particolare sul Pontefice, affinché si pronunci contro la Rivoluzione cubana.

In tal senso, contrariati dal clima positivo creatosi a Cuba ed a livello internazionale per la visita papale, i rappresentanti delle organizzazioni terroristiche del sud della Florida hanno inviato precise istruzioni, e-mail e denaro ai cosiddetti dissidenti per organizzare tali atti irrispettosi.

Hanno impartito istruzioni a questi individui affinché entrassero in varie chiese in veste di parrocchiani per poi creare disordini e richiamare l’attenzione della stampa internazionale, scrive il giornale.

Il Granma ha ricordato la fallita azione in una chiesa de L’Avana, lo scorso fine settimana, da parte di alcune Dame di Bianco che hanno provato a realizzare provocazioni in varie zone della capitale cubana al fine di creare condizioni che portassero il Pontefice ad inserire nella sua agenda una riunione con la cosiddetta dissidenza.

Le autorità cubane, secondo quanto riportato dal quotidiano, hanno rilevato – negli ultimi giorni – l’ingresso nel paese di stranieri giunti con il proposito di sostenere questi gruppi, portandogli strumenti audiovisivi contenenti istruzioni su come realizzare azioni per offuscare la visita del Papa, strumenti di comunicazione, computer e persino una bandiera della loro organizzazione prodotta all’estero.

Si tratta di una strategia sviluppata e coordinata da gruppi in varie regioni del paese. Non è un caso isolato, ma un’azione ben pensata.

A sua volta, Ivette Leyva, ha criticato la persecuzione da parte dell’estrema destra di Miami contro migliaia di fedeli cubani che vivono negli Stati Uniti e che desiderano viaggiare a Cuba nei giorni della visita di Benedetto XVI, ed alcuni leader della destra estrema hanno minacciato di non fare più donazioni ad istituzioni ecclesiastiche ed hanno protestato pubblicamente contro questa decisione.

La Cuba di oggi, delle libertà rivoluzionarie, non solo ha visto progressivamente rafforzare le relazioni di mutua cooperazione tra lo Stato e le varie chiese, ma apprezza il sostegno della leadership politica del paese per l’ulteriore rafforzamento della libertà religiosa, ha concluso il testo.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione Vincenzo Basile

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