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L’Argentina conferma che non cadrà nella provocazione britannica

Isole Malvine

Isole Malvine

L’Argentina non cadrà in nessuna provocazione del Regno Unito, assicurò oggi il ministro della Difesa, Arturo Puricelli, riferendosi all’incremento della presenza militare del paese europeo nelle isole Malvine.

In dichiarazioni a Radio La Rete, Puricelli accusò il governo di David Cameron di propiziare un confronto armato, dopo l’annuncio dell’invio al disputato arcipelago della nave da guerra HMS Dauntless e di un sottomarino equipaggiato con missili Tomahawk.

Inoltre, per la presenza del principe Guglielmo, erede della corona britannica, nelle Malvine, dove realizza pratiche militari.

La certezza del reclamo argentino per via diplomatica è quello che li ha preoccupati.

La decisione dei paesi dell’America del Sud di non ricevere navi che vengono con bandiere dalle isole Malvine sta generando problemi, affermò.

Il titolare della Difesa considera che Londra cerca di destabilizzare l’Argentina e vogliono vedere se cadiamo nella tentazione di portare il conflitto sulla via armata,

Nonostante, ha messo in allerta che nel caso che cerchino di arrivare al territorio continentale argentino, si eserciterà la legittima difesa.

Secondo lui, gli ultimi movimenti britannici, intorno a questo territorio coloniale in possesso di Londra dal 1833 e la cui sovranità reclama l’Argentina, ubbidiscono a necessità economiche.

È una bravata che fanno gli inglesi per mantenere il presupposto militare, considerò.

D’altra parte, segnalò che è non necessario l’invio del cacciatorpediniere per ausiliare il principe Guglielmo.

Se avesse problemi abbiamo trattati internazionali firmati che ci obbligano ad andare in suo aiuto, puntualizzò Puricelli.

Ieri sera, la presidentessa Fernandez annunciò che il suo paese denuncerà il Regno Unito davanti all’ONU per portare avanti una militarizzazione nell’Atlantico Meridionale.

La capo di Stato ha chiesto l’appoggio dei partiti politici per continuare a denunciare il richiamo nell’organismo multilaterale.

Nel 1965, il Comitato di Decolonizzazione dell’ONU pronunciò che nelle Malvine c’è una situazione coloniale che deve risolversi con negoziazioni pacifiche, quelle che sempre ha rifiutato Londra.

con informazioni di Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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