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Pubblicano a Cuba gli accordi della Conferenza del Partito

Mezzi di stampa di Cuba pubblicano oggi la Risoluzione promossa questa domenica alla chiusura della Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista sugli obiettivi di lavoro di questa organizzazione politica.
I quotidiani di circolazione nazionale divulgano il testo diretto al perfezionamento del Partito nell’attuale congiuntura e nei prossimi anni, di fronte all’obiettivo fondamentale di garantire l’indistruttibile unione col popolo e la continuità ed irreversibilità del nostro socialismo.

Nella Conferenza celebrata la fine settimana nel Palazzo delle Convenzioni di questa capitale, più di 800 delegati di tutto il paese appoggiarono il centralismo democratico e la direzione collettiva come principi rettori dell’unità ed il vincolo con le masse.

Decisero anche di spingere ed esigere il compimento delle linee guida del VI Congresso del Partito Comunista, forum che fissò le strategie per aggiornare il modello economico dell’isola nell’aprile scorso.

Altri punti promossi nell’incontro che si svolse in quattro commissioni è stato il rinvigorimento dei vincoli con le organizzazioni della società, e della lotta contro la corruzione e le illegalità, come il rifiuto ai pregiudizi ed alle condotte discriminatorie per motivo di razza, sesso o credenze religiose.

A partire dai giudizi della Conferenza, i comunisti cubani autorizzarono il Comitato Centrale del Partito affinché in corrispondenza con gli obiettivi di lavoro tracciati, decida le modificazioni che stimi pertinenti agli statuti.

La riunione di due giorni è stata il culmine di un processo nazionale che ha permesso a centinaia di migliaia di militanti di esprimere i loro criteri ed emettere proposte per profilare questi obiettivi.

A proposito dei dibattiti che hanno anticipato la Conferenza, il primo segretario del Partito Comunista di Cuba, Raul Castro, li definì profondamente democratici.

Nel suo intervento per chiudere l’incontro, il dirigente ha difeso l’esistenza di un partito unico, che considerò garanzia di unità e sovranità.

Rinunciare al principio di un solo partito equivarrebbe, semplicemente, a legalizzare il partito od i partiti dell’imperialismo in suolo patrio e sacrificare l’arma strategica dell’unità dei cubani che ha fatto realtà i sogni di indipendenza e giustizia sociale, ha osservato.

Inoltre Raul Castro reiterò la denuncia di Cuba delle campagne contro di lei istigate dagli Stati Uniti.

Le campagne anticubane non feriranno la Rivoluzione né il popolo che continueranno perfezionando il loro socialismo, ha concluso.

 

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