
Copertina del disco di Eliades Ochoa
Il disco, prodotto da World Circuit, rivaleggia questa volta con altre tre raccolte del continente africano, informa il sito ufficiale dei premi dell’Accademia delle Arti e le Scienze della Registrazione statunitense.
Le altre produzioni selezionate in questa categoria sono Tassili, dei Tinariwen, un gruppo tuareg proveniente dal Mali; Africa for Africa, di Femi Kuti, musicista nigeriano che coltiva il genere afrobeat, e Songs from a zulù farm, di Ladysmith Black Mambazo, un gruppo corale maschile sudafricano.
Afrocubismo fonde il montuno, la guaracha, la guaira ed altri ritmi cubani -apportati da Ochoa ed il suo gruppo Patria – con melodie e ritmi originali suonati da insoliti strumenti dai virtuosi del Mali Toumani Diabatè (kora), Bassekou Kouyatè (nâogoni) e Djelimady Tounkara (chitarra), Lassana Diabatè (balafon) e Kasse Mady Diabatè (cantante).
L’idea originale di allacciare la musica contemporanea di entrambe le coste dell’Atlantico in una stessa produzione incomincia nel 1996, però in seguito, per diversi motivi, l’iniziativa rimase bloccata.
Dopo il successo universale nel Buona Vista Social Club (BVSC) -integrato da Ochoa con le altre leggendarie figure della trova e del son tradizionale cubano (Compay Segundo, Ibrahin Ferrer, Ruben Gonzalez, Omara Portuondo) -, il progetto è diventato realtà a Madrid alla fine del 2010.
Il cantante, compositore e chitarrista caraibico, leader del quartetto Patria dal 1978, ha raggiunto nel 1999 un grammofono dorato nella stessa categoria, come membro del BVSC, ed ugualmente meritò nomine per i suoi album Sublimi illusioni, nel 2000, e Tributo al quartetto Patria, nel 2001.
con informazioni di Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi