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I droni della CIA stanno sparando contro gruppi di persone senza sapere chi sono

Un drone statunitense

Un drone statunitense

L’espansione della guerra non dichiarata con aeroplani non pilotati della CIA nelle zone tribali del Pakistan ha provocato una grande flessibilità sulla decisione di chi può essere o non condannato a morte, particolarmente da quando lo standard di assassinio selettivo ha incluso non solo i principali leader di Al-Qaeda, ma bensì a molti dei suoi alleati.

Questo ha portato troppo lontano la CIA, soprattutto perché il numero dei bersagli probabili è cresciuto dopo il nuovo standard, d’accordo con un’investigazione pubblicata dal The Wall Street Journal: “Si uccidono combattenti vincolati a gruppi terroristi, ma le loro identità non si conoscono sempre.”

In altre parole, ora la CIA sta ammazzando la gente senza sapere chi sono, e basta per questo il sospetto di associazione con gruppi terroristi. L’agenzia non definisce chiaramente che significa nelle norme “sospetto” e “associazione.”

Gli attacchi diretti contro queste persone che solitamente sono “gruppi” di persone, sono denominati burocraticamente “signature strikes” (firmato come negativo). “la maggior parte di attacchi con droni della CIA sono esecuzioni del tipo “signature”, assicura la relazione di investigazione firmata da Adam Entous, Siobhan Gorman e Julian E. Barnes.

Ed il volume di morti è realmente grande. Il Journal informa che la crescita di gruppi di persone assassinate dalla CIA ha obbligato l’agenzia ad informare i suoi omologhi del Pakistan sull’esecuzione di questi attacchi di massa. Secondo un accordo, quando l’Agenzia pensa di ammazzare contemporaneamente 20 o più persone, allora deve avvisare i pachistani.

La determinazione di chi è un obiettivo non parte sempre dalla investigazione dell’intelligenza. Le telecamere della flotta di Predators e Reapers della CIA funzionano bene. In modo che l’analisi di intelligenza si basa la maggioranza delle volte sull’interpretazione delle immagini raccolte dagli aeroplani non pilotati e poi, si analizza con le spie e gli analisti chi è un terrorista e chi no, per esempio, e stava solo nella lavanderia dei terroristi. Ma in una guerra normalmente è molto difficile distinguere tra i due.

Pertanto, alla fine finisce per essere una questione di politica decidere se è accettabile per la CIA ammazzare qualcuno senza realmente sapere se il bersaglio è il tipo che mette la bomba o quello della lavanderia.

Il Journal informa che la disposizione della CIA per attaccare senza conoscenza sta causando problemi al Dipartimento di Stato ed ai militari.

La grande quantità di attacchi con droni nelle aree tribali pachistane contribuisce all’intransigenza del Pakistan, in un altro tema di grande importanza per gli USA: convincere il Pakistan a consegnare i gruppi insorti che patrocinano le conversazioni di pace per mettere fine alla guerra in Afghanistan.

Si teme che l’aumento di leadership anti-statunitense in Pakistan catalizzi verso un’onda di indignazione per le azioni dei droni. Il Journal informa che agli inizi di questo anno, il Dipartimento di Stato ha fatto notare questo problema ma continuò a dare luce verde alla CIA, la stessa cosa hanno fatto i militari che temono che il Pakistan tagli il passaggio delle rotte ad Afghanistan che si effettuano attraverso il suo territorio.

La CIA, in definitiva, è chi ha il controllo. Non ha rinforzato solo le sue pattuglie di aeroplani non pilotati a 14 “rotte”, ognuna composta da tre Predators o Reapers, ma ha anche trasportato molti dei suoi aeroplani nelle basi del Pakistan ed Afghanistan. Hanno il controllo unilaterale, ma hanno cercato di dare ai pachistani maggiore partecipazione nelle operazioni degli aeroplani non pilotati, dalla seguente prospettiva: “Non è che loro prendano le chiavi dell’automobile della CIA”, disse alla rivista un alto funzionario non conosciuto. “È che c’è più gente nell’automobile.”

E la domanda basilare di “Chi sceglie l’obiettivo?”, porta come risposta de facto, per dirlo senza preamboli, quanto segue: solo la CIA decide, senza delegare nessuno.

Clive Stafford Smith, avvocato specializzato in diritti umani, racconta un esempio di quelli che sono che alla fine muoiono: un giovane chiamato Tariq è stato assassinato in un attacco con aeroplani non pilotati. Al suo fianco morì anche suo cugino di 12 anni di età, Waheed Khan. Tariq portava al bambino alla casa di sua zia. “Tariq era un buon ragazzo, e coraggioso “, scrive Stafford Smith.

La CIA – ora appoggiata dai militari e dal Dipartimento di Stato – ha le mani libere per fare la sua guerra segreta con aeroplani non pilotati in Pakistan, in teoria per reprimere Al-Qaida ed i suoi alleati, in base alla minaccia che suppongono esista. Tuttavia, ammazzano anche a molti Tariqs e Waheeds. E la guerra si sta facendo come da un aeroplano non pilotato compreso in un programma classificato della CIA, l’Agenzia non rende conto dei suoi atti a nessuno, e meno ancora all’opinione pubblica degli USA o del Pakistan.

preso da www.cubadebate.cu

testo di  Spencer Ackerman

traduzione di Ida Garberi

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