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L’IMPERO E L’ISOLA INDIPENDENTE. Terza parte

La derogazione formale dell’Emendamento Platt ed il mantenimento della Base Navale a Guantánamo.

Nel 1933, l’arrivo al potere dell’Amministrazione democratica di Franklin Delano Roosevelt negli Stati Uniti lasciò aperta la via per un nuovo e necessario adattamento delle relazioni di dominazione che il suddetto Paese esercitava su Cuba. La caduta della tirannia di Gerardo Machado dietro la pressione di un potente movimento popolare, e l’ulteriore istituzione di un governo provvisorio presieduto dal professore universitario di Fisiologia Ramón Grau San Martín, furono un serio ostacolo per la concretizzazione del programma richiesto dal popolo.

Il 24 novembre 1933, il presidente Roosevelt degli Stati Uniti emesse una dichiarazione ufficiale nella quale incoraggiava la cospirazione di Batista e dell’ambasciatore all’Avana, Sumner Welles, contro il governo di Grau, che includeva l’offerta di firmare un nuovo trattato commerciale e di derogare l’Emendamento Platt. Roosevelt spiegò che: “… Sarebbe benvenuto qualunque Governo Provvisorio a Cuba che contasse con la fiducia del popolo cubano”. L’impazienza dell’amministrazione statunitense per fare fuori Grau era in aumento, giacché da metà novembre era aumentata l’influenza di Antonio Guiteras il quale, nelle settimane successive, farebbe molti dei suoi più radicali passi. Era necessario abbattere rapidamente quel governo.

Il 13 dicembre 1933, l’ambasciatore Sumner Welles ritornò definitivamente a Washington, e cinque giorni dopo fu sostituito da Jefferson Caffery.

Per i giorni 13 e 14 gennaio 1934, Batista convocò e presiedette una riunione militare a Columbia nella quale propone la destituzione di Grau e la nomina del Colonnello Carlos Mendieta e Montefur, il ché è stato convenuto dal cosiddetto Consiglio Militare di Columbia. Grau San Martín presentò la sua dimissione all’alba del 15 gennaio 1934 e partì per il Messico, in esilio, il 20 dello stesso mese. Dunque, il 18 gennaio 1934, Mendieta diventò presidente mediante un colpo di Stato. Sebbene l’amministrazione di Mendieta fu riconosciuta dagli Stati Uniti il 23 gennaio di quel anno, infatti, come si sa, i destini del Paese erano guidati dall’ambasciatore Caffery e da Batista.  

La sconfitta del suddetto governo provvisorio di Grau San Martín nel gennaio 1934, vittima delle proprie contraddizioni interne e dell’arsenale di pressioni, manovre e aggressioni esercitate contro di lui dall’imperialismo ed i suoi alleati locali, fu un primo ed indispensabile passaggio nell’imposizione di una scelta oligarchica ed imperialista come uscita alla crisi nazionale cubana.

Al governo presieduto da Mendieta spetterebbe il compito di aggiustare di nuovo i rapporti di dipendenza neocoloniale del Paese.

Né l’oligarchia al potere, né il governo di Washington, erano allora nelle condizioni d’ignorare lo stato d’animo del popolo cubano nei confronti del neocolonialismo e dei suoi strumenti. Gli Stati Uniti neanche ignoravano l’importanza di contare sull’appoggio dei governi dell’America latina ?tra cui Cuba- nel già provvedibile confronto con altre potenze imperialiste emergenti come la Germania ed il Giappone.

Nel processo avviato allora si dovevano definire formule per garantire il rinnovato funzionamento del sistema coloniale. La politica “di buon vicinato” teneva conto molto bene dell’opposizione latinoamericana all’interventismo aperto che Washington aveva praticato nell’emisfero. . Lo scopo della politica di Roosevelt era quello di procurarsi una nuova immagine nelle sue relazioni continentali tramite la formula diplomatica del “buon vicino”.

Come una delle misure di raggiustamento, il 29 maggio 1934 si firmò un nuovo Trattato di Relazioni cubano-nordamericano che modificava quello del 22 maggio 1903, sottoscritto allora da un altro Roosevelt, forze un parente lontano, quello dei Fantini Rozzi, che aveva sbarcato a Cuba..

Due giorni prima, il 27 maggio, alle ore 10 e 30 del mattino, e nei momenti in cui l’ambasciatore degli Stati Uniti, Jefferson Caffery stava per uscire, come di solito, dalla sua dimora delle Alturas de Almendares,, è stato vittima di un attentato di tre spari fatto da vari sconosciuti da un’automobile. Il giorno successivo, il 28 maggio, circolando nelle ore pomeridiane dalla Quinta Avenida del quartiere Miramar, l’automobile al servizio del primo segretario dell’ambasciata degli Stati Uniti, H. Freeman Matthes, dopo avere lasciato il diplomatico all’Ambasciata, è stata presa d’assalto da vari individui armati con mitragliatrici che viaggiavano in una macchina. Uno di loro ha detto all’autista di comunicare a Matthews che disponeva di una settimana per abbandonare Cuba; dopo di che ha rotto di un colpo il parabrezza della macchina scomparendo velocemente.

Tali fatti dimostravano uno stato generale d’ostilità nei confronti degli Stati Uniti  ed avrebbero potuto precipitare la firma del nuovo Trattato di Relazioni che ha segnato l’ipotetico fine del impopolare Emendamento Platt.

Il nuovo Trattato di Relazioni stabiliva la soppressione del diritto d’intervento dagli Stati Uniti a Cuba e che:

“La Repubblica di Cuba e gli Stati Uniti d’America, animati dal desiderio di rafforzare i legami d’amicizia tra ambedue i Paesi e di modificare, a questo fine, le relazioni stabilite tra di loro dal Trattato di Relazioni firmato all’Avana il 22 maggio 1903, (…) convennero i seguenti articoli:

[...]

“Articolo 3.- Finché ambedue le parti contraenti non si metteranno d’accordo per la modifica o l’abrogazione di quanto stipulato nell’Accordo firmato dal Presidente  della Repubblica di Cuba il 16 febbraio 1903, e dal Presidente degli Stati Uniti d’America il 23 dello stesso mese ed anno, riguardante l’affitto agli Stati Uniti d’America di terreni a  Cuba per stazioni carboniere o navali, saranno in vigore le stipulazioni del suddetto Accordo sulla stazione navale a Guantánamo.  In quanto alla suddetta stazione navale rimarrà anche in vigore, secondo le stesse forme e condizioni, l’adattamento supplementare riguardante le stazioni navali o carboniere  concluso tra ambedue i Governi il 2 luglio 1903. Finché gli Stati Uniti non abbandoneranno la suddetta stazione navale a Guantánamo o finché ambedue i governi non converranno una modificazione dei suoi estremi attuali, continuerà ad avere l’estensione territoriale che occupa in questo momento, con i limiti  stabiliti alla data della firma del presente Trattato.”

Il Senato degli Stati Uniti ratificò il nuovo Trattato di Relazioni il 1 giugno 1934, e Cuba, il 4 giugno. Cinque giorni dopo, il 9 giugno, si sono scambiate a Washington le ratifiche del Trattato di Relazioni di 29 maggio di quello stesso anno, e con questo scomparve formalmente l’Emendamento Platt, ma è rimasta la Base Navale a Guantánamo.

Il nuovo Trattato ha reso legale la situazione di facto nella quale si trovava la stazione navale di Guantánamo, quindi si rescindeva la parte degli accordi del 16 e del 23 febbraio e del 2 luglio 1903 tra ambedue i Paesi relativamente ai terreni ed acque a Baia Honda, e si modificava, nel senso di ampliarli, quella  riguardante le acque e terreni nella stazione navale di Guantánamo.

Gli Stati Uniti hanno mantenuto la stazione navale a Guantánamo come posto strategico di sorveglianza e protezione, per assicurare il predominio politico ed economico sulle Antille e l’America centrale e per la difesa del Canale di Panama.

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