Articoli su Sahara Occidentale

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Brahim Gali avverte Antonio Guterres: l’attacco marocchino è un atto di aggressione premeditato da parte dello Stato occupante per interrompere gli sforzi dell’ONU

Brahim Gali

Il Presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica e Segretario Generale del Fronte POLISARIO, Brahim Ghali, ha inviato oggi una lettera urgente al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ed al Presidente del Consiglio di Sicurezza, ambasciatrice Inga Rhonda King, rappresentante permanente di Saint Vincent e Grenadine alle Nazioni Unite, informando loro del violento attacco di oggi da parte delle forze marocchine contro civili saharawi disarmati, che stavano manifestando pacificamente a Guerguerat, nel Sahara occidentale sudoccidentale.

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Uno stato in esilio, il Saharawi, dove il deserto è il grande mare prosciugato (1)

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Non è la prima volta che scrivo del popolo Saharawi, che stimo e rispetto per la sua resistenza e resilienza in condizioni critiche, senza purtroppo aver conosciuto di persona la loro terra. Questa volta presto le mie parole ad una carissima amica, Federica Cresci, che ha fatto una bellissima esperienza partecipando al viaggio “Missione 2020″ dell’Associazione Città Visibili dell’ARCI di Campi Bisenzio, (che collabora con Ban Slout Larbi, il circolo Legambiente Gli Amici del Lago, militanti delle Pubbliche Assistenze, Clowncare M’illumino d’immenso Onlus e dell’Auser) che si occupa di adozioni e sostegno a distanza di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, tra i più poveri dei campi profughi nel deserto algerino, indicati dalle Autorità della R.A.S.D. (Repubblica Araba Saharawi Democratica).

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Moulud Yeslem: Un saharawi nato sotto le bombe di napalm nel deserto

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“Mi chiamo Mohamed Moulud Yeslem, sono un rifugiato saharawi che è nato in piena guerra nel Sahara, ho 40 anni, e faccio parte di un popolo che lotta per ottenere la sua indipendenza. Sono un artista, un pittore che crede che un pennello, è un arma di lotta, di libertà e di espressione; ed arriva più lontano dei missili, perché arriva ai cuori della gente, seminando vita.”