Articoli su La Higuera

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La maestra che diede l’ultima cena al Che: “Tutto il mondo si innamorò di lui, alla fine”

Che-preso

“Si saluta”. Questa fu la cosa prima che ascoltò una giovane e bella maestra de La Higuera quando entrò nella scuola del suo paese per vedere coi suoi propri occhi quel “mostro” che, secondo l’esercito, minacciava la pace dei contadini del sud-est boliviano. Julia Cortez rimase muta osservando Che Guevara. Ferito, sporco ed in stracci, il leader della guerriglia di Ñancahuazù riuscì a sedurre la ragazza di 19 anni per le sue “fazioni perfette” e la sua maniera di parlare. “Tutto era bello in lui, il suo viso, le sue mani, la sua forma di guardare, i suoi occhi… Tutto il mondo si innamorò del Che, alla fine ”, racconta Julia, emozionata.

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Ricordo del Che Guevara è vivo a La Higuera, 46 anni dopo la sua morte

Monumento al Che a La Higuera

La Higuera, un villaggio sperduto nella geografia della Boliva, è oggi il centro delle illusioni e delle utopie della Rivoluzione in America Latina, perché lì è morto un uomo ed è nato un mito: quello del Che Guevara. Come ogni anno ai primi di ottobre, il borgo rurale di miserabili case di fango e paglia è pieno di turisti e pellegrini che si recano all’ultimo luogo in America che ha visto in vita il guerrigliero argentino-cubano, il sito che si è portato via il suo ultimo pensiero ed il suo ultimo sguardo.