Articoli su coronavirus

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Cuba: muore paziente italiano contagiato con COVID-19 e si diagnosticano tre nuovi casi

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All’alba del 18 marzo è deceduto il paziente di nazionalità italiana di 61 anni che si trovava ricoverato nella sala di terapia intensiva dell’Istituto di Medicina Tropicale “Pedro Kourì”, in uno stato critico. Nonostante gli sforzi realizzati dalla squadra di terapia intensiva che lo curava direttamente, con il gruppo di esperti del Ministero di Salute Pubblica, che gli ha dato seguito permanente, le complicazioni sviluppate della sua malattia, hanno provocato il suo decesso.

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Confermato il quinto caso di COVID-19 a Cuba

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Diretta dal presidente della Repubblica, Miguel Diaz-Canel Bermudez, ed il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, nel pomeriggio di questo lunedì ha avuto luogo un’altra riunione per dare seguito alla situazione del nuovo Coronavirus, nella quale il ministro di Salute Pubblica, Josè Angel Portal Miranda, ha confermato un nuovo caso positivo a COVID-19 a Cuba. Come ha informato il titolare, è un paziente cubano, di 63 anni, residente a L’Avana, municipio di Diez de Octubre, che è ritornato sull’Isola, proveniente dalla Spagna, il passato 8 marzo, i sintomi sono incominciati a manifestarsi l’11 ed è andato al medico il giorno 12, momento in cui è stato ricoverato. Fino ad oggi manifesta sintomi lievi e si sente stabile. Al rispetto il Ministero di Salute offrirà più dettagli nei differenti spazi informativi.

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Scoperto quarto caso positivo a Cuba di COVID-19

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Un cubano residente a Villa Clara è il quarto caso positivo alla malattia COVID-19. Il cittadino è sposato con una boliviana residente a Milano, che è arrivata a Cuba alla fine di febbraio asintomatica, ma stava incubando la malattia.

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COVID-19: Controllo alla frontiera, linea decisiva di vigilanza

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Aeroporto Internazionale Josè Martì de L’Avana. Entrata al paese ed uscita di viaggiatori verso altri destini del mondo. Una routine normale, quotidiana in questo punto di frontiera della geografia cubana. Solo che in questi giorni, da quando gli allarmi internazionali sono aumentati spaventosamente per la rapida propagazione del COVID-19, lavoratori ed autorità di salute compiono strettamente le misure di vigilanza epidemiologica ed il controllo sanitario internazionale (CSI).

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L’emergenza smaschera tutte le chiacchiere dei liberisti

Fontana

Le emergenze, vere o fasulle, individuali o collettive, rivelano le autentiche qualità delle persone, il loro carattere. In tempi ordinari i cazzari hanno vita facile: la gente li ascolta, quasi sempre con poca attenzione, magari si diverte, e si fa anche convincere visto che fanno tante promesse e non sembra che a dargli retta ci siano rischi, solo eventuali vantaggi, come a giocare d’azzardo, passatempo tipico dei popoli in declino morale e civile. Pessime abitudini il gioco d’azzardo e la tolleranza nei confronti dei venditori di fumo.

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Non ci sono casi di coronavirus a Cuba, conferma il Ministero di Salute Pubblica

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Autorità del Ministero di Salute Pubblica (Minsap) di Cuba hanno assicurato oggi che la nazione rimane senza casi confermati di coronavirus, dopo pettegolezzi divulgati su possibili contagi. D’accordo col Telegiornale Nazionale nella sua emissione vespertina, la direzione del Minsap ha confermato che fino ad oggi non esistono persone infettate col COVID-19 nel paese.

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Gli Stati Uniti e le armi biologiche

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Per quelli che si dichiarano increduli davanti alle evidenze che gli Stati Uniti potrebbero essere i responsabili dell’epidemia della polmonite di Wuhan o coronavirus, con la malsana intenzione di colpire l’economia e l’immagine della Cina, è necessario esporre alcuni antecedenti su questo tema. Secondo quanto pubblicato dalla rivista statunitense Whiteout Press, ed altre, nel 1931 il Rockefeller Institute for Medical Investigations ha usato cittadini statunitensi come topi di laboratorio, avendoli infettati con cellule cancerose, senza che loro lo sapessero.

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Perché gli allarmi mondiali si scaraventano sul coronavirus e non sulla malaria?

La zanzara Anofeles femmina che trasmette la malaria

Un’altra volta si scaraventano “gli allarmi mondiali”, in questa opportunità, per l’influenza causata dal coronavirus. Lo spazio informativo si satura sempre di più di notizie stridenti, opacizzando altri temi gravi come il cambiamento climatico, le guerre del Medio Oriente, le tensioni con Iran o la guerra sporca contro Venezuela ed il bloqueo contro Cuba, per menzionare alcuni temi.