Più commentate
- Ida Garberi, giornalista italiana: “Cuba è parte di me, o per meglio dire, sono già parte del suo popolo” | 27
- Monika Ertl: la donna che giustiziò l'uomo che tagliò le mani al Che | 21
- Correa: la Rivoluzione Cittadina ha dato stabilità politica al paese | 7
- Denunciano nuove provocazioni degli Stati Uniti contro Cuba | 6
- Festa della musica in Italia aprirà le sue porte con Los Van Van | 5
Articoli su battaglia del Uvero
Un chiarimento onesto
Alcuni giorni fa, il 28 maggio, si è commemorato con meritata referenza il violento combattimento a El Uvero. Un dovere elementare mi obbliga a chiarire quei fatti. In quelle settimane Manuel Piñeiro, “Barbarossa”, genio e figura sino alla sepoltura come dice la frase, aveva mandato a Santiago di Cuba un camion con armi associate all’attacco al Palazzo da parte del Direttivo Rivoluzionario, che in qualche modo erano finite tra le sue mani. Frank País, responsabile nazionale delle azioni del nostro Movimento 26 di Luglio, inviò una parte importante di quel carico nel difficile zona della Sierra Maestra, dove il nostro nascente Esercito Ribelle spuntava dalle sue ceneri.