L’organizzazione non governativa World Service Authority (WSA) ha emesso un passaporto mondiale per Edward Snowden.
I rappresentanti della WSA dicono che il documento aiuterà a Snowden ad arrivare al paese desiderato ed insistono in che la situazione attuale del giovane “è una violazione flagrante dell’articolo numero 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
La WSA è stata fondata nel 1954, i suoi passaporti sono riconosciuti in sei paesi: Ecuador, Burkina Faso, Tanzania, Mauritania, Togo e Zambia.
Il fondatore della WSA, Garry Davis, qualifica il caso di Snowden come qualcosa “senza precedenti”. “Questa situazione senza precedenti rivela drammaticamente il potere di un individuo rispetto al sistema Stato-Nazione, oltre a sottolineare la sovranità individuale. Il fatto che Snowden sia immobilizzato nella zona di transito dell’aeroporto di Mosca dimostra ancora di più l’assurdo delle frontiere dello Stato-Nazione.”
Il passaporto, anche conosciuto come ‘passaporto del cittadino del mondo ‘, ha iscrizioni in inglese, francese, spagnolo, russo, arabo, cinese ed esperanto. La WSA insiste in che l’ultima versione del documento è riconosciuta dall’Organizzazione di Aviazione Civile Internazionale, fatto che, formalmente, deve permettere ad una persona di uscire dall’aeroporto e viaggiare legalmente in aeroplano.
Molti paesi e territori hanno dichiarato che non riconoscono il passaporto mondiale, poiché non è emesso da un’autorità governativa competente. Il Dipartimento di Stato degli USA, per esempio, si riferisce a questo documento come “un opuscolo, nient’altro.”
Lo stesso Davis è stato fermato 20 volte nel 1975 per i suoi tentativi di attraversare frontiere internazionali unicamente con il passaporto mondiale.
Tra le personalità che hanno avuto questo documento ricordiamo Vaclav Havel e Jawaharlal Nehru. Anche Julian Assange è titolare di un passaporto emesso dalla WSA.
con informazioni della DPA
traduzione di Ida Garberi