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Il Paraguay esige al MERCOSUR di ritirare le sanzioni e sospendere il Venezuela

Federico Franco

Federico Franco

Il Paraguay ha chiesto con urgenza al Tribunale Permanente di Revisione (TPR) del MERCOSUR, invalidare l’incorporazione del Venezuela al blocco commerciale, oltre a togliere le sanzioni contro Asuncion, accordate nell’ultimo incontro realizzato in Argentina.

Questo è stato informato da funzionari governativi dopo che il cancelliere del discusso governo, Josè Felix Fernandez Estigarribia, ha annunciato che il ministero che dirige, accorse a questo organismo del blocco per esporre una denuncia, benché senza avere rivelato i dettagli del contenuto.

Come spiegò una fonte ufficiale, Paraguay espose al tribunale del Mercosur, con sede in Asuncion che corrisponde “annullare” la sospensione che è stata applicata nel Vertice di Mendoza, in Argentina, perché si sono violati gli accordi firmati dai membri del blocco.

Il funzionario allegò che una delle norme vulnerata è l’articolo 37 del Protocollo di Ouro Preto (1994), firmato e ratificato dall’Argentina, dal Brasile, dal Paraguay e dall’Uruguay, che ostacola sanzionare ad uno di loro quando uno dei quattro è assente.

Il Paraguay è stato sospeso in assenza dei suoi rappresentanti e per questo motivo si esige al tribunale di lasciare senza effetto la sanzione, enfatizzò lo scritto, secondo la fonte, che non approfondì nel contenuto del documento.

In quanto alla nullità dell’entrata del Venezuela, il Paraguay argomentò nel suo sollecito che l’incorporazione della nazione caraibica al gruppo è stata illegale ed ha violato il Trattato ed i protocolli del MERCOSUR, perché non compie con i requisiti essenziali come la necessaria approvazione del Congresso paraguaiano.

Nonostante i Congressi dell’Argentina, Brasile ed Uruguay hanno dato la loro approvazione all’entrata del Venezuela in MERCOSUR, le norme vigenti richiedono l’approvazione legislativa di tutti i membri pieni.

Un paio di settimane fa il Paraguay era ricorso al TRP sollecitando il suo ristabilimento dei diritti nel blocco e l’organismo diede tramite alla domanda che dovrà definirsi nei prossimi giorni, secondo funzionari del ministero di Relazioni Esteriori.

preso da www.cubadebate.cu

traduzione di Ida Garberi

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