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I bordelli del capitalismo
I chiamati “paradisi fiscali” funzionano come bordelli del capitalismo. Lì si fanno gli affari torbidi che non possono essere confessati pubblicamente ma che sono indispensabili per il funzionamento del sistema. Come i bordelli nella società tradizionale. Appena si accumulano le denunce e le liste di personaggi ed aziende che hanno conti in quei luoghi, ci rendiamo conto del ruolo centrale e non affatto marginale che loro rappresentano nell’economia mondiale. “Non si tratta di ‘isole’ nel senso economico, bensì di una rete sistemica di territori che esulano dalle giurisdizioni nazionali, permettendo che l’insieme dei grandi flussi finanziari mondiali sfugga ai suoi obblighi fiscali, nascondendo le origini delle risorse o mascherando il loro destino”.