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Articoli su manifestazione popolare
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Caracas si è vestita di rosso e scommette per la pace
Un mare umano con camicie rosse si impadronì oggi delle principali strade del centro della capitale per dimostrare la convinzione del popolo venezuelano di difendere la sua sovranità e ripudiare i tentativi di golpe di Stato. Da molto presto, importanti arterie di Caracas si riempiono di gente del popolo, con bandiere rosse e soprattutto, con un sorriso sulle labbra, nonostante i piani destabilizzatori che cercano di rompere la tranquillità cittadina.
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Ministri venezuelani denunciano piani golpisti oppositori
La cancelliera venezuelana Delcy Rodriguez, insieme al ministro degli Interni, Giustizia e Pace, Nestor Reverol informarono oggi il corpo diplomatico accreditato in Venezuela dei piani golpisti della destra smascherati dalle autorità della nazione. Reverol informò che i corpi di sicurezza del paese hanno impedito un golpe di Stato pianificato dall’opposizione ed occulto dietro la sua convocazione a “La toma de Caracas” il 1° settembre.
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Migliaia di ecuadoriani appoggiano Rafael Correa in manifestazione gigantesca
Migliaia di persone hanno appoggiato oggi la gestione del presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, in una manifestazione gigantesca nella Piazza Grande, centro storico della capitale. “Siamo pronti per difendere la Rivoluzione Cittadina, ma non lo faremo con violenza, bensì con pace ed in democrazia”, ha sottolineato il mandatario di fronte alla moltitudine che gridava slogan di riaffermazione al processo ecuadoriano.
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Emotiva manifestazione a Caracas ricorda l’assedio all’ambasciata cubana nel 2002
Una concentrazione di massa popolare circondò oggi l’ambasciata di Cuba a Caracas, in risarcimento all’assedio perpetrato a questa sede diplomatica dall’estrema destra venezuelana dieci anni fa. Il 12 aprile 2002, varie centinaia d’oppositori guidati dall’allora sindaco del municipio di Baruta ed oggi candidato presidenziale, Henrique Capriles Radonski, mantennero per circa 36 ore un violento assedio all’immobile dove radica l’ambasciata, e dove cercarono di penetrare con la forza.