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Il massacro in Afghanistan non fu una pazzia
Incomincia a stancarmi questo racconto del soldato demente. Era pronosticabile, ovviamente. Non appena il sergente di 38 anni che massacrò domenica scorsa 16 civili afgani, tra questi nove bambini, vicino a Kandahar, ritornò alla sua base, già gli esperti in difesa ed i ragazzi e le ragazze dei centri di pensiero annunciavano che era impazzito. Non era un perverso terrorista senza viscere -come sarebbe logico, naturalmente, se fosse stato afgano, specialmente talebano -, bensì solo un tipo che era impazzito.