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Conclusioni preliminari della Commissione Internazionale di Investigazione sul Caso dei Cinque

È conveniente che siano esposte alla conoscenza pubblica le considerazioni preliminari di questa udienza, un’udienza che potrebbe contribuire al compimento dei diritti umani, in generale, ed ai diritti di un giudizio giusto, in questione, di Cinque esseri umani cubani. Tutte queste persone sono cittadini cubani: il Sig. Gerardo Hernandez Nordelo, il Sig. Ramon Labañino Salazar, il Sig. Antonio Guerrero Rodriguez, il Sig. Fernando Gonzalez Llort, ed il Sig. Renè Gonzalez; tutti condannati negli Stati Uniti d’America nel 2001 per certi delitti relazionati con la sicurezza dello Stato. Il Sig. Hernandez è stato condannato inoltre di cospirazione per commettere assassinio.  

Patrociniamo fervidamente che il corso di azione suggerito da noi qui sotto, sia adottato in concordanza con le ragioni sviluppate di seguito, ragioni che saranno spiegate in dettaglio nella relazione che dovrà derivare:

1. esistono preoccupazioni serie sul fatto che qualcuna di queste persone non abbia goduto del beneficio pieno del diritto umano fondamentale ad un giudizio giusto e rapido presso un tribunale o Corte indipendente ed imparziale, diritto riconosciuto universalmente nella Convenzione Internazionale dei Diritti Civili e Politici, che è stata ratificata dagli Stati Uniti d’America.

Queste preoccupazioni materiali emergono alla luce di fatti come quelli citati in seguito:

a. tutti i Cinque cittadini cubani sono stati reclusi in confino solitario per circa diciassette mesi prima che cominciasse il giudizio;

b. nessuno di loro ha avuto l’accesso sufficiente ai documenti relazionati col giudizio ed inoltre necessari per la preparazione adeguata della difesa;

c. le possibilità di consultare i loro rappresentanti legali sono stati di carattere insufficiente, in tutte le circostanze che considera il caso;

d. il giudizio si è portato a termine in un luogo come Miami, in Florida, dove, secondo tre rispettati giudici dell’Undicesimo Circuito della Corte di Appello degli Stati Uniti, non poteva garantirsi un giudizio giusto;

e. sono state fatte denunce gravi sul fatto che il Governo degli Stati Uniti ha pagato i mezzi di comunicazione per garantire una pubblicità dannosa contro queste persone, tanto prima come durante il giudizio;

f. questi Cinque esseri umani hanno avuto la certezza del loro destino appena otto anni dopo che il giudizio si era concluso nella Corte del Distretto.

2. d’accordo con tutte le opinioni, nessuna di queste persone ha commesso o preteso commettere un atto di violenza.

3. nessun comportamento di chiunque di queste persone è stato diretto contro gli Stati Uniti d’America o contro il loro governo. I Cinque Cubani hanno raccolto informazioni destinate a prevenire la violenza ispirata in forma privata ed altre azioni anti-cubane progettate in territorio statunitense.

4. la percezione dei Cinque Cubani, in realtà, la loro ferma convinzione era che il Governo degli Stati Uniti non stava facendo quanto serve per fermare azioni violente anti-cubane da territorio statunitense.

5. non c’è dubbio che centinaia di compatrioti che erano cittadini comuni in Cuba sono morti sotto circostanze inaccettabili ed orrende, come risultato delle azioni dei cubani che si oppongono al governo di Castro a Cuba da territorio statunitense. La sofferenza delle famiglie dei morti è stata incommensurabile.

6. due dei membri di questo gruppo di persone hanno compiuto già le loro condanne complete, e non può esserci pregiudizio nel concedere loro, adesso, l’indulto.

7. in ogni caso le altre tre persone hanno compiuto già periodi di incarceramento di una grandezza smisurata, in concordanza con tutte le circostanze rilevanti che si riassumono in questa dichiarazione.

8. le famiglie di queste persone hanno sperimentato enormi sofferenze e penurie a conseguenza dell’incarceramento dei loro cari, e si può dire senza paura di contraddirci che è già sufficiente.

9. nessuna di queste persone ha agito indotta da malizia o da qualche tipo di volontà malvagia contro gli Stati Uniti, il loro governo, popolo, o politiche: ognuno di loro stava portando a termine le istruzioni del suo governo.

10. è assolutamente impossibile giustificare, da qualunque punto di vista, le aggressioni private anti-cubane progettate da territorio statunitense.

11. si sollecita la normalizzazione delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti, che è un obiettivo lodevole e fattibile, di interesse tanto degli Stati Uniti d’America come della Repubblica di Cuba, e che la generosa concessione di indulti per il Presidente degli Stati Uniti alle persone che sono state descritte come i Cinque Cubani contribuirà enormemente al risultato di questo obiettivo di vitale importanza.

12. informiamo inoltre il Presidente degli Stati Uniti, rispettosamente, dell’opinione ragionevole che prevale, che è importante segnalare che il risultato dell’equità e della giustizia non è dominio esclusivo del potere giudiziale indipendente di qualunque paese, ma, in ultima istanza, è una responsabilità politica importante che deve essere assunta quando arriva il momento.

13. si suggerisce, col maggiore rispetto, che la concessione di questi indulti avrà un impatto significativo nella giustizia e nella pace mondiale.

In sintesi, la concessione di indulti presidenziali incondizionati ai membri del gruppo dei Cinque Cubani ha il potenziale reale di ottenere una giustizia effettiva per i Cinque esseri umani che sono stati il punto chiave di preoccupazione di questa investigazione, dimostrando così oggi l’adesione del Presidente degli Stati Uniti d’America e del suo Governo a norme universalmente accettate di morale, di equità e di giustizia, fatto che contribuirà sostanzialmente alla normalizzazione delle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba, rappresentando un passo significativo verso la giustizia e la pace mondiale.

Avendo ascoltato evidenze convincenti durante lo spazio di due giorni, vorremmo sollecitare al Presidente degli Stati Uniti d’America, presidente Barack Obama, di perdonare pienamente tutte queste Cinque persone, ed a liberare immediatamente e senza condizioni le tre persone che continuano languendo in carceri negli Stati Uniti.

Firmato per

Commissario Zakeria Mohammed Yacoob, Sudafrica, ex giudice della Corte Costituzionale del Sudafrica

Commissario Philippe Texier, Francia, ex giudice della Corte Francese di Cassazione
Commissario Yogesh Kumar Sabharwal, India, ex titolare di Giustizia dell’India

(Preso da Vision desde Cuba)

traduzione di Ida Garberi

1 Commento

Commento all'articolo
  1. Flavio / Cinqueamici

    Quale commento puo valere in un mondo globalizzato a favore dell’arroganza nordamericana se non la richiesta di far pervenire ai cinque amici cubani il mio messaggio: “VI VOGLIO BENE” !

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